Bologna: Terremoto. Presidente Costi a Pietrasanta per parlarne agli studenti: ne siamo usciti piu' forti, prevenzione nelle scuole per saperlo affrontare
Non solo il tragico bilancio fatto di 28 vite umane andate perdute, 300 feriti, 45.000 sfollati, 13 miliardi di euro di danni e 18.000 studenti senza aule: le scosse di terremoto che il 20 e il 29 maggio 2012 sconvolsero l'Emilia hanno portato i territori colpiti a vivere anche "una esperienza enorme, per certi versi, purtroppo, sia chiaro, incredibile.
Un'esperienza nella quale l'impegno congiunto di cittadini, istituzioni e di tantissimi volontari ci ha permesso di crescere anche come comunità. Dopo l'iniziale paura, chiunque ha sentito il dovere e il desiderio di essere protagonista e aiutare gli altri, tutti ci siamo rimboccati le maniche ed è grazie a questa solidarietà diffusa che abbiamo raggiunto risultati che sembravano impensabili, con gli esiti della ricostruzione che ora sono sotto gli occhi di tutti a dimostrarlo, a partire dall'impegno per la prevenzione fino alle imprese ripartite senza quasi mai fermare la produzione, ai ragazzi che non hanno perso un giorno di scuola, agli edifici pubblici (scuole, ospedali, servizi sociali, municipi, strutture sportive) ricostruiti nella massima sicurezza”. E proprio per raccontare questa esperienza, la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, Palma Costi, è stata invitata a partecipare nella mattinata di oggi al Festival della Salute di Pietrasanta, in provincia di Lucca, al dibattito che segue la lezione su "I rischi in caso di terremoto: prevenzione, codici di comportamento e piano di evacuazione", rivolta agli studenti delle scuole superiori della città toscana. "Come Regione e come Assemblea legislativa abbiamo già provveduto a fare tutto il possibile per garantire ai nostri cittadini maggiore sicurezza attraverso dispositivi normativi che garantiscono standard di costruzione antisismica più che adeguati- spiega Costi-, ma è innegabile che a fare la differenza tra un evento naturale e una catastrofe concorre una serie di fattori umani, dalla gestione del panico alla convivenza nelle strutture di prime accoglienza, per cui è importantissima una attività educativa che è giusto parta dalle scuole". Più sono le persone consapevoli dei comportamenti da tenere, e di quelli da evitare, in caso di una scossa di terremoto, conclude Costi, "più sarà facile evitare il ripetersi di tragedie che sono già costate troppe vite umane, e di conseguenza sarà anche più rapido il ritorno alla normalità per le comunità colpite. Come ho avuto modo di ripetere in più occasioni nei mesi successivi al sisma, dovremo diventare tutti un po' giapponesi, quindi costruire bene, arredare altrettanto bene e sapere sempre cosa fare in caso di scosse”. Assemblea Legislativa Regionale - Servizio Informazione Prot. N. 1590/2013 Data 28/09/2013
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