Capricho: il comune svende, il demanio batte cassa |
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CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Mercoledì 19 Novembre 2008 19:06 | |||
“Casamicciola” vende tutto anche quello che non ha! Capricho: il comune svende, il demanio batte cassa Nel progetto di alienazione, valorizzazione ovvero dismissione dei beni immobiliari non strumentali alle sue funzioni anche il cespite di piazza Marina. Dopo anni di querelle e contenziosi con la Calise s.n.c fittuaria dal 1959, l’amministrazione locale chiede ed ottiene lo sgombero. Spunta però la rivendicazione del demanio Marittimo. Ammonta a 2.019.681,45€ la richiesta per indennità di occupazione abusiva del bene. 1200mq di fabbricato e 350mq scoperti che non risultano iscritti nel registro immobiliare ne al catasto, ma che l’ingegner Formisano ritiene ugualmente alienabile e parte dei beni comunali. E pensare che l’ingegner Grasso non più di qualche mese fa aveva ritenuto il bene invendibile e che i legali degli eredi Ex Hotel Savoia non avevano potuto pignorare il cespite in virtù del credito vantato perché non iscritto al registro immobiliare dei beni ne al catasto. Eppure quello che si vede non si crede e tutto questo accadeva solo pochi giorni e qualche protocollo prima che quello stesso bene fosse messo in vendita dal comune. Ora la sua alienazione è, infatti, prossima dopo che l’amministrazione locale dando seguito alle determinazioni scaturite da una lunga querelle giudiziaria con gli attuali fittuari è riuscita ad ottenerne lo sgombero e ad avviare ad una procedura d’urgenza per l’iscrizione del bene nei vari registri. Stiamo parlando del famoso e rinomato Capricho de Calise. Dalla scorsa settimana infatti la Calise s.n.c. ha accettato di buon grado di liberare l’immobile per far si che l’Ente Locale ne rientri in possesso. Secondo i ben informati e costatando l’insolita presenza in quel di Casamicciola dell’onorevole Marrazzo, di “Italia dei Valori” e di qualche altro omonimo Marrazzo, dovrebbe essere proprio Marrazzo, parliamo però di Angelo Marrazzo “o’rrè ra munnezza” e re degli investimenti immobiliari tra la Campania ed il Lazio, a doversi aggiudicare l’acquisto del immobile all’insegna Capricho. Sempre secondo le indiscrezioni del filone marraziano il tutto dovrebbe avvenire con una sorta di procedura guidata dove i partecipanti ed il dichiarato vincitore dovrà avere titoli del tipo “ brizzolato, con capelli radi occhi azzurri e temperamento ferreo con grande esperienza nel settore”. C’è però un altro filone che fermo restando la “procedura” di aggiudicazione, vorrebbe la trattativa esclusivamente riservata alla Calise snc. Il tutto grazie sempre allo stesso consigliere ed occhialuto geometra che fa da mediatore in entrambe le circostanze,Ora indiscrezioni e convinzioni a parte e fermo restando che il comune farebbe bene a valorizzare il suo patrimonio, resta un dilemma da sciogliere: ma questo Capricho di chi è ? E’ infatti del 14 giugno 2007 una nota dell’Agenzia del Demanio Marittimo che rivendica a se la proprietà del cespite…e c’è di più, rivendica a se un indennità per indebita occupazione di oltre 2 milioni di €! Chi pagherà queste cifre,´sempre pantalone? E perché il comune ha impiegato un anno per avvertire le parti coinvolte delle rivendicazioni demaniali e di più per chiedere lo sgombero ai fittuari? Siamo sicuri, attesi i precedenti, che chi si occupa della questioni stia davvero facendo il bene della comunità? In sostanza perché questo stabile per il quale anche l’U.T.E aveva stabilito cifre inerenti la locazione pari a centinaia di migliaia di euro( 300mila €) fin’ora si è dato in fitto per 25mila € circa, quando era chiaro che si poteva ottenere di più? Perché solo ora la Calise s.n.c accetta di lasciare? Perché il comune vende quel che non ha facendo finta che il demanio non abbia rivendicato nulla? Nella via transattiva si chiuderà tutto il pregresso quasi sicuramente. Però quel pregresso è una cifra che risolleverebbe il Comune, quello stesso comune che sta centellinando le cartelle esattoriali ai cittadini senza fare sconti e che ora sorvola su oltre 2 milioni di € per svendere il cespite del demanio( ben 1200 mq di fabbricato e 350 di area scoperta) in nome del vangelo scritto dai nostri vecchi e nuovi amministratori palazzinari. Alla luce di tutto ciò di quale valorizzazione stiamo parlando… LA CURIOSITA’ Il responsabile del servizio patrimonio, Ing Formisano nella sua proposta di Delibera per la individuazioni dei beni da mettere in vendita riporta le indicazioni date dai vari dispositivi normativi in particolare richiama la legge 133/2008 secondo cui
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:37 |