Extracomunitario salvato dalle “carni” |
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ForioNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Giovedì 31 Dicembre 2009 08:04 | |||
Tragedia sfiorata a Forio. Inviperiti i residenti che da anni denunciano le condizioni di degrado al limite della vivibilità in cui versano le persone alloggiate nei seminterrati del palazzo. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili Urbani. E c’è chi già si grida al primo miracolo di Don Michele Romano. Una tragedia sfiorata nel dramma delle abitazioni fantasma dei vicoli Saraceni a ridosso del centro di Forio. Un extracomunitario, Mohamed xxxxxxxxxx è stato strappato alla morte per una pura casualità. L’uomo poco più che trentenne era stato orami intossicato e stordito dalle esalazioni quando i pompieri hanno buttato giù la porta e fatto irruzione nell’angusto sottoscala senza finestre e punti di aereazione nel palazzo all’angolo con la Chiesa di San Sebastiano. Uno odore acre, un fumo denso e lunghe lingue di fuoco uscivano dal basso vano sul vicoletto. I passanti e i commercianti della zona allertati hanno tentato di entrare nel basso dove si trovava il ragazzo. Bussando e urlando per catturare la sua attenzione non hanno sortito effetti, il fumo e le fiamme li hanno investiti. Mohamed non ha risposto e per lunghi attimi si è temuto per il peggio. Gli occupanti dello stabile si sono riversati in strada nel tentativo di spegnere l’incendio con la paura che qualche bombola di gas potesse saltare per effetto delle fiamme causando una tragedia. Dall’altra parte del vano, sempre nello stesso sottoscala, intanto, un’altra famiglia di extracomunitari con due bambini piccoli abbandonava lo scantinato dopo che il fumo si era impadronendo del locale. Solo Mohamed non si vedeva uscire. In breve il paese si allertato in preda al panico, chiedendo il soccorso delle forze dell’Ordine. E’ stato, poi, l’intervento dei Pompieri e dei Carabinieri a far rientrare l’allarme. Il ragazzo è stato recuperato privo di sensi e strappato dall’inferno. I sanitari del 118, giunto nel frattempo sul posto hanno rianimato l’uomo che ha poi rifiutato il ricovero. I pompieri della 11B intanto, concluso il primo intervento, hanno spento l’incendio e dopo essersi assicurati che nessun altro era in pericolo di vita hanno ispezionato l’angusto vano abitato da Mohamed e l’altra parte del sottoscala per stabilire le condizioni di sicurezza dell’abitato. Strutture, sottoscala e locali ricavati nelle fondamenta dove sono state allestite una “case tascabili” al di la di ogni umano buonsenso. Qui Mohamed teneva un piccolo fornello vecchio con una bombola di quelle ricaricabili. È da qui che si è sprigionato il rogo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo appena rientrato da una estenuante giornata di lavoro si era appoggiato sul letto, mentre sul fornellino una griglia teneva in cottura una fettina di carne. Probabilmente la stanchezza o forse le esalazioni di anidride carbonica che avevano cominciato a fare effetto, Mohamed si è addormentato non accorgendosi, praticamente, di nulla. Il fuoco e la miscela gassosa hanno fatto il resto. Al termine dell’ operazioni di soccorso, spegnimento e messa in sicurezza, i Carabinieri hanno portato Mohamed in Caserma per le procedure di rito. Mentre i residenti del popoloso quartiere sono rimasti instrada per rimarcare i grado di barbarie di chi senza scrupoli specula sullo stato di necessità altrui lucrando sull’indigenza di poveri “cristi”, temuti in angusti scantinati senza misure di sicurezza. Intanto c’è chi già grida al primo miracolo di Don Michele Romano che ha evitato un tragico botto di Capodanno. È corsa al lotto per giocarsi l’estrazione vincente.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Gennaio 2010 16:45 |