Ischia: Inquinamento da elettrosmog nell’isola d’Ischia
Che ci sia un problema per la salute e per la salubrità dell’ambiente legato all’elettromagnetismo e all’ubicazione casuale delle antenne per la telefonia mobile è un fatto certo: di esso occorre che se ne facciano carico tutte le istituzioni sia in termini preventivi e che repressivi, nel rispetto della normativa esistente. Noi VAS, già peraltro impegnati contro “ l’antenna selvaggia” in diverse realtà regionali continueremo ad essere vigili e sempre a fianco di chi protesta, e giustamente, perché la problematica non venga ignorata o sottovalutata e la prevenzione da inquinamento elettromagnetismo diventi norma applicata.
La questione che vogliamo qui in particolare sollevare riguarda l’Isola d’Ischia ed il grido d’allarme lanciato recentemente dal giornalista Massimo Coppa con due suoi puntuali articoli sull’inquinamento da elettromagnetismo nell’isola d’ischia ( in allegato ), a partire dal gigantesco traliccio radio-emittente sulla centrale telecom ad Ischia che dista a pochi metri dal viale dei bambini nell’area antistante il Bar Calise nella Pineta, la cui esistenza stranamente mai nessuno ha messo in discussione. Il giornalista Coppa evidenzia in sostanza un impegno collettivo per una battaglia più ampia di quella che spesso si anima intorno ad un singolo ripetitore, per rompere il silenzio istituzionale e la diffusa complicità che l’isola oggi registra sulla disseminazione spontanea dei ripetitori al di fuori di ogni razionale programmazione, onde addivenire ad un futuro che sia di studio, di trasparenza, di applicazioni di regole condivise, di salute. Noi VAS facciamo nostre le riflessioni, le preoccupazioni del giornalista e gli interrogativi che sono nei detti articoli ed invitiamo le Autorità in indirizzo, per quanto di rispettiva competenza, ad intervenire con urgenza per dissipare anzitutto ogni dubbio circa la legittimità della citata antenna che domina il parco giochi dei bambini ad ischia e che faccia chiarezza sulle tante altre emittenti che ormai devastano il territorio anche da un punto di vista visivo. Chiediamo, pertanto, un’indagine territoriale che sia di ricognizione dell’esistente, di smascheramento di ogni eventuale camuffamento visivo, di soppressione degli illeciti, di definizione per ciascun antenna della relativa area di pericolo; in più la costituzione di un tavolo tecnico ( che ci auguriamo sia organizzato in sede prefettizia ) che possa portare alla definizione di una razionale e legale distribuzioni delle antenne sull'isola nel rispetto di due fondamentali vincoli: la salute e l'ambiente. Un piano, necessariamente da comune unico, che definisca i siti per un corretto insediamento urbanistico e territoriale dei ripetitori, che renda minima l’esposizione della popolazione e che siano vincolante per la corretta gestione del settore. In attesa di cortese riscontro, inviamo cordiali saluti Antonio D’Acunto e Nicola Lamonica Napoli 24 ott. 2012 On. Stefano Caldoro Presidente della Giunta Regionale Ai Sindaci dell’Isola d’Ischia Al Prefetto di Napoli All’ ARPAC p.c. alla Stampa
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