Taranto: Ilva Taranto: alla Magistratura il merito fondamentale della svolta. Per i VAS la tutela della salute e dell’ambiente è scelta prioritaria ed irrinunciabile.
Dichiarazioni di Guido Pollice (Presidente nazionale VAS), Simona Capogna (Vice Presidente Nazionale VAS), Antonio D’Acunto (Presidente onorario VAS Campania) Un dato è certo, incontestabile e di fondamentale importanza: il sequestro senza facoltà d'uso dell'intera area a caldo - i parchi minerali, le cokerie, l'area agglomerazione, l'area altiforni, le acciaierie e la gestione materiali ferrosi - è decisivo per una svolta rispetto alla stagnante, catastrofica situazione di gravissimi danni alla popolazione di Taranto, soprattutto dei quartieri Tamburi e Borgo più vicini agli impianti e naturalmente ai lavoratori.
Plauso e sostegno grandissimi vanno perciò dato ai Magistrati che hanno attivato una serissima, approfondita indagine sull’inquinamento e sulle emissioni dell’impianto ed emesso tale decreto. Catastrofici sono i dati della perizia tecnica sulle emissioni e della indagine epidemiologica; sono dati degli ultimissimi anni che condannano duramente le incredibili, sicuramente interessate dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente, Clini, "sono quelli dei decenni passati, mentre è più difficile identificare una correlazione causa-effetto" sull'eccesso di mortalità per tumori nell'area ". Come è possibile che un Ministro, peraltro responsabile del Ministero dell’Ambiente da anni e perciò direttamente coinvolto nelle varie Procedure autorizzative possa interferire così pesantemente su una decisione tanto importante e fortemente motivata del Magistrato, assumendo esplicitamente il ruolo di Difensore di Ufficio della ILVA e degli arrestati? La realtà è che purtroppo le conclusioni sia della perizia dei periti - "L'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera emessi dall'impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell'organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte" – sia del GIP - "Chi gestiva e gestisce l'Ilva ha continuato nell'attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza". ci dicono che la Magistratura ancora una volta è divenuta “la necessità sostitutiva” sia di altre Istituzioni, a partire proprio dal Ministero dell’Ambiente, sia delle stesse forze sociali, a partire dalle organizzazioni sindacali ” assenti o incapaci nel sapere coniugare la lotta per il lavoro con la tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni circostanti la fabbrica. Rispetto ai tanti processi “a impianti dismessi” da Monferrato a Bagnoli, sia pure dopo che già tanti sono stati i lutti ed i danni alle persone e all’ambiente, l’azione della Magistratura di Taranto assume quasi il significato di “ Prevenzione” e ciò dà ulteriore immensa valenza ad essa. Naturalmente tutti abbiamo consapevolezza della grandissima rilevanza che l’ILVA di Taranto ed il suo indotto hanno per il lavoro e l’economia dell’area; ma profondamente sbagliato sarebbe far funzionare gli impianti, sapendo che esso arreca gravi danni alla salute dei lavoratori e della popolazione; sarebbe come dire “quanti morti o ammalati” il Paese deve sacrificare per tale occupazione?, prefigurando quasi l’accettazione di un rapporto tra morti - ammalati e occupati. VAS chiede perciò che vengano attuate tutte le misure di bonifica – non facili come dimostra ad esempio la bonifica della area dell’Italsider, della Cementir, dell’Eternit di Bagnoli tuttora in atto dopo oltre vent’anni dalla sua dismissione - e che venga verificato a monte che la totale bonifica e qualificazione del ciclo di produzione possano garantire in qualità e quantità emissioni a rischio zero per i lavoratori, la popolazione, l’ambiente. Roma, 7 Agosto 2012 Per ulteriori informazioni: Verdi Ambiente e Società (VAS) Via Flaminia, 53 – 00196 Roma Tel. 063608181 Fax. 0636081827 Email:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Sito web: www.vasonlus.it COMUNICATO STAMPA
|