La bottega di Pacecco De Rosa |
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NapoliNews - Arte | |||||
Scritto da Achille Della Ragione | |||||
Mercoledì 23 Dicembre 2009 16:50 | |||||
La bottega di Pacecco De Rosa Nel 2005, in un capitolo della mia monografia su Pacecco De Rosa, dedicavo un piccolo spazio alla bottega dell’artista e proponevo il nome di Philippus Zellus come quello di un allievo certo: ”La sua bottega poteva contare su allievi di un certo livello, per cui un’ulteriore difficoltà è costituita dal discernere gli originali dalle repliche dei collaboratori. Soprattutto nella produzione provinciale la critica, in alternativa all’ipotesi di una marcata involuzione stilistica, ha creato figure convenzionali, come il Maestro di Bovino, al quale è stato a lungo attribuito il Martirio di San Pietro, conservato nell’omonima cittadina pugliese. Tra gli ancora sconosciuti alla critica allievi della bottega proponiamo il nome di Philippus Zellus, che firma e data, 1654, una Vergine tra i Santi Nicola e Gaetano (fig. 1), dai caratteri spiccatamente pacecchiani, conservata nella Basilica di S. Maria del Lauro a Meta di Sorrento. Si tratta del suo primo allievo plausibile, perché Filippo Donzelli, indicato come tale dal Causa, è da noi conosciuto unicamente per un San Michele (fig. 2), firmato, nella chiesa di San Vincenzo alla Sanità, dai chiari caratteri falconiani e per risultare iscritto alla Corporazione dei pittori napoletani nel 1665”. Bibliografia
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Ultimo aggiornamento Giovedì 24 Dicembre 2009 17:44 |