È ancora allarme a Forio |
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ForioNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Giovedì 26 Aprile 2007 12:19 | |||
È ancora allarme a Forio Il piccolo in preda agli stati febbrili è stato trasferito al Santobono di Napoli e ricoverato nel reparto specializzato dopo che i medici dell’ospedale Rizzoli avevano rivelato il germe della malattia. Causata da venti specie diverse di protozoi del genere Leishmania e trasmessa dalle punture di almeno una trentina di diverse specie di moscerini flebotomi (mosca della sabbia, sandfly), la leishmaniosi è una malattia talmente diffusa da rappresentare una vera preoccupazione per l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha messo a punto un piano internazionale di sorveglianza per controllarla. La leishmaniosi, la malattia che si trasmette dalle zanzare ai cani e da questi all'uomo, nota alle cronache locali torno nonostante tutto, nonostante gli appelli alla prevenzione, a colpire i bambini della zona di Forio. È stata infatti una triste e preoccupante Pasqua per un piccolo cittadino foriano ai quali i medici del Rizzoli, lo scorso Venerdì Santo, riscontrarono la grave patologia. Il bimbo in preda agli stati febbrili a seguito degli esami di rito e della profilassi del caso è stato poi trasferito preso l’ospedale Cotugno di Napoli dove è rimasto ricoverato in prognosi riservata sino a mercoledì scorso, quando ha fatto finalmente ritorno a casa per seguire ora una terapia specifica e mirata a debellare la leishmaniosi, una malattia che in casi estremi può portare anche alla morte. La malattia è nota da centinaia di anni, con il nome di malattia di Aleppo, ma è stata descritta nei dettagli solo da Alexander Russel nel 1756.Ospiti della Leishmania sono, oltre agli esseri umani, anche numerosi animali, sia quelli selvatici, in particolare i roditori, che quelli domestici, come ad esempio il cane. Normalmente, gli uomini vengono infettati in seguito al contatto con animali infetti, e quindi la leishmaniosi è principalmente una zoonosi. Tuttavia, è possibile che la mosca responsabile dell’infezione trasmetta la malattia anche direttamente da uomo a uomo. In particolare, la malattia viene trasmessa attraverso il sangue, frequentemente attraverso una siringa condivisa, come nel caso di utilizzatori di droga in forma intravenerea. Certo non è questo il caso del bimbo vittima ignara di una patologia che tutt’al più va imputata all’imperizia e all’incuria di adulti e governanti. Numerosi sono stati i casi sin ora riscontrati ad Ischia oltre 100 dal 2000 ad oggi segno che il “parassita” causa del contagio ha trovato sulla nostra isola una buona localizzazione. La situazione è grave e chiede immediate contromisure, senza gingillarsi con la burocrazia e senza perdere altro tempo il rischio di una espansione senza precedenti sembra orami farsi ogni giorno che passa più serio. La malattia prende corpo nelle zone umide e sporche. C'è una zanzara che infetta i cani, che, ammalandosi, diventano a loro volta serbatoio per la diffusione ulteriore, verso altri cani e verso l'uomo - specie bambini - della malattia. I cani non rappresentano l'origine, ma sono vittime a loro volta di questa brutta malattia. Ed è proprio per questo che ha rivestire un ruolo determinante e cardine si pone la prevenzione e la cura dell’ambiente che ci circonda ma anche dei nostri amici a quattro zampe. L'origine sta infatti principalmente nelle condizioni igieniche sanitarie del territorio. Dal punto di vista del trattamento, esistono farmaci molto vecchi che devono essere somministrati sotto forma di iniezione, ma che rimangono scarsamente disponibili anche nelle zone endemiche e ad alto costo. Una delle pratiche più effettive, sicuramente nei paesi europei, è il controllo della diffusione del vettore, sia attraverso programmi di sorveglianza che di trattamento degli animali ospiti. In Italia, ad esempio, sono state pubblicate dall’Istituto superiore di sanità, nel marzo 2004, apposite “Linee guida per il controllo del serbatoio canino della leishmaniosi viscerale zoonotica in Italia”. Tuttavia, al di fuori di iniziative particolari da parte dell’Oms, le operazioni di controllo del vettore sono certamente più difficili in paesi dove l’infrastruttura e le condizioni sociali e sanitarie rendono più complessa l’attuazione di efficaci sistemi di sorveglianza. In termini preventivi, quindi, la speranza è quella di arrivare presto allo sviluppo di un vaccino efficace attualmente ancora non disponibile sul mercato. Eppure certo Forio come le altre zone ad altro rischio dell’Isola come l’area della Borbonica tra Casamicciola e Lacco Ameno non sono da considerarsi al pari del terzo mondo, pur se la casistica ci pone in un posizione tutt’altro che privilegiata. I veterinari pubblici e privati hanno più volte lanciato l'allarme e dato vita a campagne contro la leishmanioni, visitando ed analizzando migliaia di cani. Quelli ammalati, dove la malattia è in stato avanzato, devono essere abbattuti. Il territorio isolano, e non solo quello di Forio, è in precarie condizioni igieniche sanitarie. La mancanza di una seria e programmata disinfestazione e derattizzazione sono alla base di questa critica situazione. Da quando una legge capotica ha fatto capire (perché la norma non è neppure chiara) che le operazioni di prevenzione sul territorio non sono più di competenza delle Aziende Sanitarie Locali, è cominciato il balletto delle responsabilità tra i Comuni e l'Asl. Ma mentre gli asini litigano, i cittadini ed i bambini ci vanno di mezzo. Manca la capacità al confronto tra gli enti interessati, manca il coordinamento, manca la volontà di fare il proprio dovere. Così, nella zona grigia della legge, la paralisi è completa, mentre zanzare e topacci la fanno da padrone, spargendo in giro i loro pericolosi "prodotti". Le autorità amministrative e sanitarie conoscono l'evoluzione della leishmaniosi, conoscono i dati statistici e la localizzazione delle fonti infettive, ma non fanno nulla. Non intervengono radicalmente sul territorio, aspettando vanamente e sottoponendo a seri rischi la popolazione che da anni orami sembra inerme difronte ad una piaga che sembra lontana dall’essere debellata. LA SCHEDA
Coinfezione Leishmania/Hiv
Ad esempio, in occasione dell’epidemia esplosa a Kabul e in Afghanistan dopo la recente guerra, l’Organizzazione mondiale della sanità ha avviato un programma straordinario di controllo del vettore, diffondendo insetticidi che uccidono il moscerino e zanzariere alla popolazione per evitare le punture d’insetto.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 25 Marzo 2009 16:53 |