Salerno: Facolta' di medicina, Ravera: “Il presidente della giunta regionale si adoperi senza indugio per la soluzione del problema. Ulteriore ritardo potrebbe alimentare sospetti”
SALERNO - Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno si è riunito per esaminare lo stato di applicazione della convenzione tra Ospedale di Salerno e Università, sottoscritta nel gennaio 2010 tra il Presidente della Giunta Regionale Bassolino, il Rettore dell’Università Pasquino e il Direttore Generale dell’AOU Bianchi. Esprime la sua vivissima preoccupazione per gli ingiustificabili ritardi che rischiano di trasformare una vicenda palesemente procedurale in uno scontro politico pretestuoso e inammissibile.
Ricapitoliamo i fatti. Il Governatore della Campania Caldoro, subentrato a Bassolino in seguito al risultato elettorale del 2010, era tenuto ad inviare il protocollo d’intesa al MIUR per formalizzare il provvedimento. Atto dovuto, tenuto conto che già tre anni prima il ministro Moratti aveva emanato il decreto di istituzione della Facoltà di Medicina a Salerno, oltretutto con il contributo sicuramente importante dell’allora Viceministro On. Caldoro. Dopo le elezioni si è perso inspiegabilmente del tempo e, sia pure con molto ritardo, la delibera regionale è stata inviata a Roma insieme all’atto aziendale del Ruggi, che era tutt’altra cosa. Il fatto grave e incontestabile è che la Regione dopo due anni non si sia preoccupata del ritardo fin qui accumulato. Sembra ovvio rilevare che, sorte impreviste difficoltà, si chiedessero all’Università i necessari chiarimenti.
Obiettivamente il Rettore dell’Università di Salerno, ma non credo solo lui, ha reclamato non un favore, ma il rispetto di una norma e il riconoscimento di un diritto per molto tempo disatteso. L’Ordine dei Medici esprime quindi al Rettore Pasquino la solidarietà e la condivisione per la sua giusta protesta. E’ bene che il Presidente della Giunta Regionale si adoperi senza indugio per la soluzione del problema, perché un ulteriore ritardo potrebbe alimentare sospetti, probabilmente infondati. E’ certo che la Facoltà di Medicina che a parole tutti dicono di volere, e tutti si augurano che si potenzi, sta incontrando grosse difficoltà, alcune inevitabili, altre pretestuose. L’Ordine dei Medici ha più volte sostenuto che la Facoltà di Medicina è un’occasione storica per meglio qualificare l’assistenza sanitaria nel nostro territorio. Errori ne sono stati fatti da tutti, ed è sterile l’esercizio di chi vuole stabilire le graduatorie delle vere o presunte infedeltà. E’ necessario ricreare un clima sereno ricordando che la discordia non significa inimicizia e le differenze non sono espressione di intolleranza. La Direzione Sanitaria eserciti il suo ruolo con illuminata fermezza, per ricondurre tutti al rispetto delle regole. E’ da sciocchi chiedere se si parteggi per gli ospedalieri o per gli universitari, come se si trattasse di una sfida all’Ok Corral; chiediamoci piuttosto se stiamo lavorando per il bene di Salerno, che è legato indissolubilmente al superamento del lavorio sotterraneo di questi frenetici opifici di polemiche pretestuose e sterili. L’Ordine non teme di fare un’affermazione clamorosa.
Se non si risolvesse questo strisciante contenzioso, sarebbe preferibile che la Facoltà di Medicina si trasferisse in altra sede. L’Ordine considera questa soluzione una iattura, ma la “nostra” Facoltà di Medicina non può morire di lenta consunzione. O si trovano soluzioni condivise e operative o si proceda diversamente. Tertium non datur. Ogni dilemma, dicevano gli antichi è “cornuto”. Mai dilemma fu più “cornuto” di questo. IL PRESIDENTE Bruno Ravera
Francesca Blasi – 334 30 86 919
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