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Newsflash Napoli |
Napoli: Serie b2 maschile girone g
Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.
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Newsflash Ischia |
Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328
Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.
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Newsflash Capri |
Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.
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Newsflash Casamicciola |
Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna
si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana, per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.
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Newsflash Roma |
Roma: Vasto Film Fest XX edizione
Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11 Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Via Tuscolana 1524, 00173 Roma Interverranno: Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest
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Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...
Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...
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Cronaca
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Mercoledì 11 Gennaio 2006 12:20 |
Seduta “vana” ieri mattina nel municipio casamicciolese, l’assenza di due membri importantissimi fa slittare a fine mese la sottoscrizione del protocollo d’intesa. Manca il contributo dei rappresentanti dell’Ufficio Demanio e del Compartimento Marittimo napoletano, tutto da rifare o quasi. Intanto un fulmine a ciel sereno giunge dalla Comunità Europea, bloccate le concessioni per i nuovi porti turistici.
Mancavano due pareri importantissimi per l’esito positivo dell’incontro inerente l’ampliamento del Porto Turistico di Casamicciola Terme. Infatti alla conferenza di servizio tenutasi ieri mattina nella sede municipale di palazzo Bellavista non erano presenti due degli “Invitati”, invitati il cui parere, a quanto pare, è fondamentale per la spinta propulsiva all’inizio dei lavori già più volte paventati e pubblicizzati in pompa magna ed addirittura oggetto d’interrogazioni regionali. Comunque nulla sembra potere fermare il progetto. Le parti in causa e le autorità locali esternano soddisfazione e sicurezza, l’allargamento del porto turistico si farà. Intanto una nuova seduta al tavolo della concertazione è stata fissate per tutte le autorità coinvolte e competenti in materia a fine mese, quando si auspica la partecipazione anche dei rappresentati dell’Ufficio del Demanio e del Compartimento Marittimo napoletano, ieri assenti ingiustificati… o giustificato chissà? Intanto come un fulmine a ciel sereno si apprende che in campo europeo tutte le concessioni per i nuovi porti turistici che, da metà maggio in poi, sono giunte alla fine del loro faticoso iter- a volte iniziato, ricordiamo, anche 10 o 20 anni or sono- e per le quali è stata chiesta dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti l’obbligatoria registrazione alla Corte de Conti, sono state bloccate dal massimo organo di controllo. Una vicenda che non potrà non avere conseguenze disastrose sullo sviluppo della nautica da diporto Italiana, a meno che non si riesca a risolvere il problema giuridicamente, il che sembra improbabile. |
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CasamicciolaNews -
Cronaca
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Scritto da Ida Trofa
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Lunedì 09 Gennaio 2006 12:19 |
La Casamicciola navigatrice si fa testimonial di una nuova trovata. Dopo la realizzazione di ormeggi destinati ai residenti disabili e possessori d’imbarcazioni arriva il posto per la barca tirata a secco nel parcheggio per le auto. Infuriano le prime polemiche e nel ricordo di passate sanzioni pecuniarie per fatti analoghi qualcuno evidenzia l’illegittimità della cosa. L’interessato commenta: « Sono stato autorizzato!» Fra esigenze di spazi d’acqua, perpetui lavori con relativi collaudi mancanti, promiscuità di merci e diporto, nel secondo scalo isolano gli unici posti barca certi sono quelli riservati agli invalidi a mare e a terra. Peccato che a beneficiarne sono sempre le stesse persone, anche quando l’imbarcazione di loro possesso è stata tirata a secco. E proprio al verificarsi di tale circostanza che riemergono polemiche dissapori e scontri anche fra chi dovrebbe far parte, magari, della stessa associazione. A Casamicciola come altrove, dunque, almeno sulla carta i soggetti diversamente abili, come è giusto che sia, godono di particolari agevolazioni e previsioni soprattutto inerenti la fruibilità e la mobilità. Fruibilità e mobilità che deve essere garantita anche per andare in barca. Agevolazioni che sfruttate ad oc e cavalcate sull’onda della propria utilità divengono privilegi concessi dalle autorità competenti a favore di chi furbamente s’inserisce nell’accezione generale del termine disabile, andando a rimpinguare la schiera dei tanti e tanti soggetti genericamente definiti tali a seguito del noto iter “nazional popolare” e dunque anche locale. Iter che consente anche a chi tanto disabile non è di essere ritenuto ai sensi della legge un soggetto bisognoso del sostegno e delle particolari attenzioni del sistema sanitario nazionale e non solo. Ricorderete così la trovata tutta casamicciolese di prevedere appositi spazi acquei per l’ormeggio dei disabili. Ma un disabile può avere la patente nautica? La risposta di un’autorità molto competente ed interessata da vicino alla vicenda è stata: «No!… dipende dalle disabilità. In realtà l’ordinanza inerente gli spazi acquei per i disabili si riferisce a soggetti disabili non possessori della patente nautica, bensì possessori del imbarcazione… ». ma per avere una imbarcazione non c’è comunque bisogno di patente? Bah, forse ci si confonde con natante chissà! Dal canto loro invece gli utenti casamicciolesi interessati, pur costatando che gli spazi acquei in questione sono stabilmente impiegati per l’ormeggio d’imbarcazioni appartenenti a soggetti residenti dichiarati disabili, evidenziano che il sindaco in persona in occasione dei primi focolai di polemiche e contrasti parlò non di spazi per il posteggio delle barche, ma semplicemente di vie d’accesso libere e praticabili dai soggetti disabili che all’occorrenza si sarebbero trovati a praticare lo scalo. Insomma un bel casotto che ovviamente si dimostra utile a chi, oripp orapp, sfrutta favori, conoscenze e promesse per qualche comfort in più a sfavore di chi davvero invece è in possesso di tutti i requisiti per farlo. Quasi come se il porto fosse una sorta di loro abitazione ed il posto ormeggio il relativo numero civico. Così tirata la barca a secco si è ben deciso di posteggiarla anche ovviamente nel limitrofo parcheggio negli spazi contrassegnati dall’apposito segnale per disabili. Deve esserci forse un po’ di confusione. È vero che il piazzale Ancora è un parcheggio… per le auto però! Non certo per le imbarcazioni. Così incalzano i primi veleni, le discussioni i dibattiti ed i confronti, tra chi ritenendosi “disabile di mare” parcheggia il natante, “giustamente” sullo spazio per disabili del parcheggio casamicciolese e chi ancora ricordando quanto accaduto lo scorso anno per aver lasciato l’imbarcazione ivi in sosta, commenta l’illegittimità di un tale stato di cose. Intanto il primo risponde che sarebbero state addirittura le autorità competenti a consentire la sosta e di secondi dichiarano che le stesse autorità lo scorso anno hanno multato per sosta vietata e varie infrazioni al codice un altro noto residente della cittadina termale. Forse non era disabile direte voi? No, a quanto pare anche questi lo è! Dunque infuria la polemica tra contendenti al posto barca, pardon al posto auto. E a mantenere il punto sono proprio quanti evidenziano l’inopportunità di un tale stato di cose soprattutto in concomitanza con il protrarsi dei lavori stradali che di rimando determinano la maggiore richiesta di spazi per la sosta dei veicoli che tante ripercussione sta avendo soprattutto sulle tante attività commerciali locali. Ma poi la barca ce l’ha il contrassegno degli invalidi? Noi non l’abbiamo visto! |
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Scritto da Ida Trofa
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Sabato 07 Gennaio 2006 12:16 |
LA STORIA La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell’immaginario collettivo un mitico personaggio con l’aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio. La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. L’iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Si rifà al suo aspetto la filastrocca (la Befanata) che viene recitata in suo onore: «La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana... VIVA VIVA LA BEFANA! » Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini. Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchia, in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto. e se allora proviamo un po’ a rivedere il tutto con un pizzico di fantasia e tanta tanta voglia di stare insieme… beh! Forse davvero la magia potrebbe compiersi. L’EVENTO Non mancano le polemiche per la grande festa popolare organizzata oramai da un più di un ventennio dall’associazione Stella Majo ed i suoi veterani in occasione dell’Epifania, proprio nella piazza centrale delle zone collinari di Casamicciola Terme. Scarso contributo, mancanza di attenzione nella fornitura e nell’allestimento del palco, poca sicurezza per i tanti bambini accorsi per assistere all’evento, per l’edizione 2006. Eppure come al solito la festa fatta dalla gente e per la gente raccoglie il suo carnet di consensi e gradimento…soprattutto quello dei più piccoli incantati non tanto dai doni e dai dolciumi ricevuti, niente po pò di meno che proprio dalle mani della “star”, sua maestà La Befana, quanto dalla magia dell’evento e dalla suggestione degli eventi. Dunque ricchi doni, Caramelle e tanta tanta Pasta e Fagioli ad accompagnare la nonnina dal naso lungo e dalle scarpe rotte che da per tutto vien di notte mentre qui, nella cittadina termale giunge al calar della sera del 6 gennaio, quando la piazza è gremita di appassionati, vacanzieri e pargoli speranzosi di avvicinare la protagonista di mille racconti e mille avventure che ogni anno riesce misteriosamente a rispondere alle richieste ed alle tante attese dei più piccoli. La vera storia della Befana, l’antico rito fra il sacro ed il profano rivive nella rappresentazione goliardica organizzata per la volontà, la passione e la tenacia dei suoi promotori che in anni ed anni di dedizione sacrificio ed impegno sono riusciti a non far morire un appuntamento attesissimo da tutti. Un personaggio in pieno stile iconografico a bordo di una cinquecento scorrazza per la contrada per poi proseguire nel suo programma distribuendo doni, leccornie ed un pentolone dell’immancabile ed orami mitica Pasta e Fagioli, preparata direttamente in loco. Il tutto accompagnato dalle suggestioni musicali della Coppia Valentina Conte- Giovanni D’Abundo. Dunque il paese rivive il giorno della Epifania, emozioni affondate nei percorsi profondi della storia, affidate appena a un filo sottile di memoria, iscritte nell’aria cristallina dell’alta valle, profumata di minestra, sorrisi ed allegria. La suggestione del corteo colorato, dei gesti e del rito, in una perfetta scenografia della piazza magicamente restituita all’atmosfera fastosa e divertente sul far della sera. Risplende la gioia e si accendono a gara i sorrisi, mentre le loro fiamme si lanciano verso il cielo vincendo la notte ed il freddo, la gente trae ancora auspici per l’anno che inizia. Come un sortilegio luminoso e forte, ci cattura l’evocazione delle splendide tradizioni, ci affascina la magia. |
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Scritto da Ida Trofa
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Giovedì 05 Gennaio 2006 12:15 |
Disagi e difficoltà per le violente piogge che incessantemente da più di un mese e mezzo flagellano l’isola. Chiusa via Selva Pera, per lo svuotamento di un terrapieno di sostegno alla strada che conduce al centro abitato. Ancora danni a piazza Bagni, dove si registrano costanti sbracature di terreno su via Nizzola. Cedimenti si registrano in località Fasaniello, Buceto. La cava di “La Rita” ripropone la paura inondazione con la nuova crescita del livello del letto di lava ostruito da detriti e ammassi di ogni genere . Il commento del consigliere Castagna: « a sostenere i costi conseguenti dovrebbe essere chi ha reso questo servizio o il privato responsabile, non certo la comunità» Il maltempo non da tregua, orami frequenti ed interminabili temporali si registrano dal 22 novembre scorso. La pioggia ha messo a dura prova la resistenza delle strade urbane ed extraurbane, un po’ ovunque. È cossì che anche il 2006 comincia l’insegna del rischio idrogeologico. Collassi, dissesti, smottamenti, buche e asfalto divelto, sono stati registrati sull’intero territorio isolano, ma le problematiche maggiori risultano essere quelle connesse ai movimenti franosi del terreno, senza possibilità di contenimento o limitazione degli effetti conseguenti. In più versanti delle colline e valli casamicciolesi, il rischio idrogeologico, acuito dal processo iniziato in anni ed anni di mancato risanamento a fronte della continua urbanizzazione, condotta in maniera spudorata soprattutto a partire dalle fasce montane sin sotto i meglio noti “Radar” si fa sentire con preoccupazione ed urgenza investendo l’intero territorio cittadino. Stiamo, parlando, dunque di un paese al pari di altri comuni isolani, scosso e smosso dal continuo incedere delle perturbazioni piovose, dove addirittura piccoli cedimenti, nel segno di precedenti fenomeni, hanno portato alla chiusura di arterie che collegano popolosi nuclei urbani, arrecando gravi disagi alla popolazione. Zone dove il crollo ha riversato cumuli di terreno e fanghiglia in una proprietà privata senza, fortunatamente, provocare danni a persone o cose. VIA SELVA PERA E VIA NIZZOLA A VALLE Si tratta, infatti, di via Selva Pera, dove per lo svuotamento di un terrapieno di sostegno alla strada che conduce al centro abitato, le autorità competenti, allertate dai residenti, Vigile del Fuoco in primis ed i Vigili Urbani poi, hanno decretato lo stato di pericolo, ritenendo inevitabile l’interdizione al transito veicolare, per il momento, dell’intera area coinvolta. In verità coscienziosamente e a ragion veduta, seppur contro il parere del responsabile dell’ufficio tecnico comunali, alcuni pubblici ufficiali avevano sollevato la questione inerente l’opportunità di far transitare addirittura i pedoni. Questo vista la gravità e lo stato di precarietà in cui versa l’intero costone su cui poggiano la via d’accesso. Coinvolto, come dicevamo, anche il fondo privato sottostante, appartenente ad un consigliere di minoranza, sul quale è franato il terrapieno e sul quale per problematiche varie e precedenti fenomeni franosi l’intera raccolta di acque pluviale della zona di cui si narrano scaricano. Uno scarico che si va a collegare poi con via Nizzola sulla quale il dilavamento continuo di terriccio e fango dal fondo porta alle frane ed ai crolli che stanno da settimane rendendo insicura e pericolosa la stessa. Tanto da spingere i soggetti interessati ed i residenti a continue diffide e denunce ai danni del comune reo di non intervenire seriamente e drasticamente. Altri invece sottolineano, maliziosamente evidenziando che potrebbe essere stata proprio l’inamovibilità degli organi competenti a creare i presupposti affinché il crollo avvenisse o venisse fatto avvenire. Questo allo scopo anche di spingere più persone alla mobilitazione per far pressione su chi ha l’obbligo d’intervenire.In questa ed in altre zone del paese direttamente collegate a snodi viari principali pare quindi ovvio che urgono provvedimenti di recupero e messa in sicurezza delle coste. Questione oggetto negli ultimi decenni di continue polemiche e contenziosi inerenti. VIA FASANIELLO A MONTE Altrettanto notevoli sono i processi franosi e gli smottamenti registratisi in più fasi temporali nelle località montane dell’Fasaniello, di Buceto, della Molara tra via Cretaio e Monte Tabor, che come nelle altre zone del paese non hanno determinato ripercussioni a persone o a cosa, ma solo lievi disagi e forti preoccupazioni in vista di un possibile peggioramento delle condizioni meteorologiche. Un bilancio non troppo rassicurante che con la pioggia e con il passare delle ore favorisce e non diminuisce. Per non parlare poi delle continue difficoltà a cui è costretta la cittadinanza nell’attraversare le aree interessate da interventi di edilizia pubblica. Infatti stando alla ricostruzione dei fatti in quel di Fasaniello dove un intero costone per l’ennesima volta dallo scorso anno è venuto giù sulla strada “nuova di zecca”, i processi franosi e più propriamente la loro pericolosità sarebbe da imputare ai lavori effettuati per la realizzazione di un’arteria carrabile che di rimando ha poi reso possibile la massiccia urbanizzazione che sta interessando proprio quella zona. Perché le autorità non intervengono, come mai tutto appare e diviene lecito nel paese della cuccagna? La strada che conduce a Fasaniello e che collega anche le proprietà della famiglia del primo cittadino da mulattiera montana con sentieri impervi e pendenze proibitive, pur con declivi che superano il 30-40% di pendenza è divenuta carrabile con tanto di regolamentazione del traffico a mezzo semaforo. Come è possibile che un Ente pubblico consenta la realizzazione di opere di tal tipo con tutti i rischi e le conseguenze imputabili? In merito ecco il parere del consigliere di minoranza Antuono Castagna: « I lavori effettuati in zona Fasaniello con un primo tratto di solettamento ed il secondo aggiunto hanno creato uno stato di pericolo perché i terreni a monte non sono stati convenientemente protetti in alcuni tratti da strutture di sostegno e tenuta. In altri addirittura il terrapieno che ha un altezza di circa 6 metri sul piano della strada non è affatto dotato di strutture di tenuta o sostegno. Pertanto siamo certamente in presenza di un fenomeno divenuto oramai una costante che per la mancanza di una congrua previsione progettuale e per la scellerata progettualità di strutture e lavori pubblici comporta l’ulteriore esborso di danaro attinto dalle casse comunali, (Pronto intervento, lavori in urgenza etc, etc). esborso di danaro che a parer mio dovrebbe invece essere attribuito alle casse di chi ha reso questo servizio al paese mettendo in essere quelle infrastrutture o da privato ad esse collegate». Intanto a Casamicciola continua a mancare un serio ed adeguato piano di protezione civile. Mentre non paiono lontani gli echi dei racconti tramandati dalle genti casamicciolesi a narrare la catastrofe del 1910. Da allora qualcosa sembra essere cambiato… ahi noi! LA RITA, LA PIAGA MAI SANATA Eppure per la cava di La Rita la paura resta, essendo orami divenuto un centro densamente abitato dove ai bambini sin da piccoli viene insegnato a convivere con la paura ed il pericolo degli allagamenti. Infatti a seguito del forte acquazzone venuto giù come un diluvio sabato notte, l’intero isolato si trova immerso nel terriccio e nella fanghiglia, che gradualmente si sta rimovendo per azione degli stessi abitanti della zona che come sempre armati di pala e cofani ripuliscono l’alveo intasato e pericolosamente cresciuto di livello a seguito dell’ostruzione dovuta al deposito dei detriti ed alla caduta di un muro più a monte più o meno all’altezza del Ponte della via Borbonica. Non sono comunque mancati i controlli dei tecnici comunali, quanto invece le iniziative per il risanamento più volte auspicato e paventato mai realmente avviato. Questo in caso di tardiva rimozione sarebbe causa di disastri e danni maggiori. |
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Scritto da Ida Trofa
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Martedì 03 Gennaio 2006 12:13 |
Siamo alle solite! Ogni qualvolta le vacanze volgono al termine i porti isolani vengono presi d'assalto dalle autovetture delle centinaia di turisti che hanno trascorso la loro vacanza sulle nostre coste. Anche se stiamo parlando delle vacanze natalizie, imbiancate per qualche ora da una timida neve. Flagellate dalla pioggia in gran parte, comunque stupende e di grande successo a detta dei tanti ospiti che inaspettatamente hanno affollato la nostra isola in questo scorcio di fine anno.Nella mattinata di ieri sui moli di Casamicciola Terme e di Ischia si sono verificate le consuete chilometriche file. Centinaia di auto in sosta, in attesa di partire. Già dalle prime ore del mattino, intorno alle 8.00, sulla bretella che conduce in via Iasolino, sulla riva sinistra del porto, c'erano in coda file pazzesche di auto incolonnate, in attesa che il traffico defluisse, per potersi imbarcare sul prossimo mezzo in partenza per la terraferma. A Ischia, in questi casi, la fila di auto inizia addirittura all'altezza del Parco Termale del Castiglione, fino ad arrivare all'imboccatura del ponte che appunto conduce sulla riva del porto. C'è stata naturalmente una massiccia presenza di vigili urbani per dirigere il traffico e per consentire un migliore flusso della circolazione, anche e soprattutto per i tanti automobilisti che transitavano per la strada stalle 270 e che in effetti non dovevano imbarcarsi. L'esodo di Casamicciola Terme e il suo porto invece registra l’assenza dei vigilini per fine contratto e comunque una relativamente tranquilla partenza, nella quale notabile è comunque anche la scelta di molti isolani di partire per una pausa post natalizia. Per quanto riguarda il traffico sul molo casamicciolese, il discorso questa volta è stato un tantino diverso. Infatti la bretella sottostante divenuta orami strada principale ha condotto alla banchina di Casamicciola oltre ai normali utenti del traffico veicolare anche i viaggiatori in attesa d’imbarco decretando non pochi disagi. Parziale blocco e caos per un imprevisto tamponamento diligentemente e con sapienza diretto e gestito poi da un vigile in fuori servizio sopraggiunto casualmente. Le auto hanno bloccato la viabilità per molto tempo, con una coda che partiva da prima dell'Eliporto fino a giungere appunto all'imboccatura del porto stesso. Dunque disagi enormi per quanti transitavano e per quanti erano in attesa di partire. Mezzi pesanti, camion di ogni dimensione, autovetture di turisti che hanno intralciato il normale traffico veicolare per una buona parte della mattinata. Molti passeggeri degli autobus sono stati costretti a scendere e a proseguire a piedi per poter giungere a destinazione, senza attendere interminabili minuti fermi in strada. Ad intervenire sul molo di Casamicciola Terme i ragazzi del Locamare, che si sono preoccupati di trovare una soluzione più consona per poter operare al meglio soprattutto per i nostri ospiti. Comunque tutto sommato una egregia tenuta, visti i precedenti e l’attuale interessamento di lavori di parte dei moli facenti parte degli scali isolani, ed un’altrettanto egregia gestione delle vicissitudini da parte delle forze dell’ordine e delle autorità interessate in una giornate che ha registrato afflussi record con imbarchi tutti al completo. |
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