Commento Foriano, di Peppe D'Ambra 

UN SINDACO CHIACHIELLO PER UN POPOLO DI CHIACHIELLI
Sola questa la scusante di tutto quello che accade a Forio.
Sono sicuro che mi scuserà l’amico avv. Nino D’Ambra per essermi appropriato della sua frase con la quale diede addio alla sua vita politica, per dedicarsi alla ricerca e alla cultura. Il quadro rappresentato da quella sua frase nel lontano 1978, è purtroppo drammaticamente attuale più che mai oggi.

Ci troviamo, infatti, in una situazione davvero tragica che non vede nessuna luce nel prossimo futuro: L’UNICA COSA CHE SANNO FARE VERAMENTE BENE è lo sperpero del danaro pubblico, senza che nessun organo di controllo intervenga con serietà. Hanno legalizzato il furto del danaro pubblico e poi pretendono che i cittadini siano onesti e rispettosi delle leggi. Tutte le opere pubbliche che hanno interessato il Comune all’ombra del Torrione, ne sono la testimonianza più palese, in ognuna di esse è visibile il ladrocinio pubblico e nessuno fa niente. Come ciliegina sulla torta leggiamo, sulle pagine di questo quotidiano, che chi ha progettato queste opere pretenderebbe anche un allucinante compenso oltre allo stipendio che gli viene elargito ogni mese. Nonostante che questo sia sotto gli occhi di tutti, basta andare a vedere la cattedrale nel deserto di Monterone di un parcheggio interrato morto prima di iniziare e che sta la ormai ricoperto di rovi, che presto per fortuna nasconderanno del tutto l’ennesimo scempio fatto con i soldi dei foriani. Si dice che alla base della sospensione di quei lavori ci sarebbe una brutta storia, di varianti in corso d’opera e di tangenti non pagate. Anche su questo nessun intervento da parte delle forze dell’ordine. Il buon amico Petrone, in pensione come postino e in piena attività come fustigatore delle opere pubbliche, vorrebbe far venire a Forio quelli di Striscia la Notizia, per denunciare l’ennesimo scempio e sperpero di danaro pubblico. Ci riuscirà?

SAN FRANCESCO E LE SCOGLIERE
Se fossi Franco Regine sarei geloso se una mia amica, con cui faccio le vacanze e spesso mangio assieme, si rivolgesse ad un altro per segnalare e chiedere che venga risolto l’ennesimo scempio che si sta perpetrando ai danni del bene comune, nell’indifferenza di tutti. La cara Maria, che mi ha fermato, con molta gentilezza, durante una delle mie solite passeggiate sul lungomare di Citara mentre passeggiava anch’ella con una sua amica mi ha chiesto un intervento per cercare di fermare la distruzione di un’altra bellezza naturale. Si riferisce, come mostra la foto al lato, alla grotta di san Francesco, in cui molti di noi hanno e facevano il bagno fino all’anno scorso. I grandi studiosi e sapientoni che hanno progettato l’ultimo tratto di scogliera, hanno deciso di farla partire proprio dall’interno della grotta eliminando così di fatto una delle più caratteristiche bellezze di quella spiaggia. Ne sto parlando, e non ho mandato a quel paese Maria, solo perché mi ha colpito il modo accorato con il quale mi ha voluto investire di un problema molto più grande di me. Le ho detto, infatti, con molta pacatezza e rassegnazione che l’unico che può risolvere quel suo problema è sicuramente il suo amico sindaco a cui si doveva rivolgere; perché con tutta la mia massima disponibilità e impegno ben poco avrei potuto fare per evitare che si compisse la distruzione di un’altra bellezza naturale. Purtroppo per me e per lei che ha tanto a cuore le sorti delle bellezze naturali di Forio, siamo amministrati da politici che non hanno vergogna di dichiarare sui mass media locali, che loro, in un epoca in cui la progettualità e fattibilità hanno raggiunto ormai certezze di risultati eclatanti, devono aspettare il completamento dell’opera per verificare la bontà delle stesse. Maria, l’unica cosa che ti posso assicurare è la mia massima partecipazione in qualsiasi cosa che riuscirai ad organizzare con il popolo dei chiachielli foriani, per cercare di salvare il salvabile; purtroppo per me e te, ti assicuro che alla fine ci ritroveremo davvero in pochi e non potremo contare nulla. Alla prossima mangiata con il Sindaco, ti consiglio, di fare un altro tentativo anche se sono sicuro che avrai una risposta negativa perché ti dirà che quei lavori li sta facendo la Regione, lui però ha le conoscenze opportune per far modificare il progetto.

L’ENNESIMO FALLIMENTO NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
È vero l’ho già scritto, ma ci torno su perché alla stupidità umana non c’è limite e devo chiarire un mio pensiero a riguarda dell’area di stoccaggio che non si riesce ad avere e che da sola potrebbe risolvere l’intero problema. Dal mese di Agosto vado ripetendo all’avv. Nicolella e al suo delfino avv. Del Deo che, visto che non sono in grado di trovare l’area per lo stoccaggio della differenziata, chiedessero l’intervento diretto di Bertolaso. Sono sicuro che in brevissimo tempo riuscirebbe a risolvere il problema principe della spazzatura per le strade di Forio e, senza nessun condizionamento di clientele politiche, troverebbe subito l’area adatta. Invece da Agosto ad oggi oltre che sperperare altri soldi pubblici non hanno saputo dimostrare di saper fare meglio dei loro predecessori. Chiarisco, spero in via definitiva, che io non ho mai detto che a Zaro bisognava individuare l’area; ho detto e scritto (quindi facilmente confutabile) che sarebbe stato meglio affrontare l’emergenza togliendo i camion dell’immondizia dal litorale di Citara e magari andare a nasconderlo momentaneamente nel bosco di Zaro. Da qui a dire che Peppe D’Ambra voleva portare l’immondizia a Zaro ce ne vuole davvero tanta di fantasia. Viceversa continuo a pensare che l’unica zona dove può essere posta l’area di stoccaggio è quella di Campotese. Se i politici foriani non la pensano così sono fatti loro. Certamente andare ad acquistare un terreno a Zaro, nelle vicinanze della splendida oasi di villa Walton è un’altra scelleratezza che solo i politici foriani potevano tentare, sempre con i soldi di tutti i foriani. Chissà quante mani si sporcheranno in quest’ennesimo sperpero di danaro pubblico.