Bologna: I costi pubblici del Gal Dietro l’acronimo di Gal Antico Frignano e Appennino reggiano si cela un’agenzia per lo sviluppo locale integrato, della quale in pochissimi hanno sentito parlare. Presidente di questa agenzia sarebbe non un tecnico, ma un politico dell’Appennino reggiano: in precedenza, Sindaco del Comune di Busana, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino reggiano e assessore alle attività produttive e all’ambiente della Comunità montana.
La “mission” del Gal sarebbe lo sviluppo integrato dell’area dell’Appenninica di Reggio Emilia e Modena. A tale scopo il Gal si avvarrebbe di risorse appositamente predisposte dall’Unione Europea attraverso il programma Leader, che avrebbe lo scopo di favorire la vitalità dei territori rurali dell’Europa. L’attività del Gal si concretizzerebbe nella predisposizione e realizzazione di progetti di sviluppo condivisi con i diversi attori del territorio di riferimento, ossia l’area appenninica di Reggio Emilia e Modena. Fra i soci del Gal vi sono le Province di Bologna, quella di Modena e quella di Reggio Emilia, alcune associazioni imprenditoriali, alcuni consorzi pubblici, la Matilde SpA, società a maggioranza pubblica della quale sono note le difficoltà finanziarie. Non manca nemmeno l’Università di Modena e Reggio Emilia. Il Gal sarebbe stato presentato dal suo presidente, come “un ente economico composto prevalentemente da realtà private, le cui dinamiche interne sono quelle dell’economia”. Eppure fra i soci di questo ente economico non appare nessuna singola impresa di rilevanza significativa, tranne una banca. In teoria questo ente economico dovrebbe distribuire soldi pubblici, anche se non è chiaro chi e attraverso quali procedure: oltretutto il suo statuto non è noto. In teoria potrebbero rivolgersi al Gal tutti gli operatori, le aziende, gli Enti pubblici ed anche i singoli cittadini dell’Appennino Reggiano e Modenese. Lo scopo per cui rivolgersi al gal invece non è chiaro, sul sito del Gal è descritto in un linguaggio criptico ed incomprensibile. Ciò premesso, rilevando che il Gal usufruisce di risorse pubbliche, vorremmo conoscere: quante risorse europee sono state finora messe in campo per favorire i territori rurali dell’Appennino reggiano e modenese, come e a chi tali risorse sono state destinate, quali e quanti “progetti di sviluppo” sono stati finora presentati e con quali finalità, quali sono le realtà private singole che hanno aderito a Gal e qual è il contributo dei privati al bilancio dell’agenzia, rispetto ai contributi pubblici. Inoltre, quali criteri di competenza, di merito ed accademici sono stati seguiti nella nomina dell’attuale presidente di Gal, confermato nel 2012, quanto percepisce lo stesso presidente, presidente anche, dal febbraio 2008, dei Gal dell’Emilia Romagna. Fabio Filippi Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi Bologna, 30/10/2012
INTERROGAZIONE Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà; Premesso Che la “mission” del GAL dell’Antico Frignano e dell’Appennino Reggiano è lo sviluppo integrato dell’area Appenninica di Modena e Reggio Emilia e che, a tal fine, si avvale di risorse pubbliche predisposte dall’Unione Europea attraverso il programma Leader, che ha lo scopo di favorire la vitalità dei territori rurali dell’Europa; Che il GAL opera attraverso un proprio Piano d’Azione Locale (P.A.L.), composto di due sezioni: la sezione 1, suddivisa a sua volta in quattro misure (1.1, 1.2, 1.3 e 1.4), contiene le iniziative per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del territorio interessato, per il miglioramento della fruizione dei territori, per l’innovazione e qualificazione del sistema produttivo locale, per il miglioramento della capacità organizzativa delle comunità locali. Sono anche previste attività trasversali di progettazione, animazione, formazione, promozione, informazione e comunicazione. La sezione 2 è dedicata al sostegno delle forme di cooperazione tra i GAL, sia a livello nazionale che transnazionale. Che l’attività del GAL si concretizzerebbe nella predisposizione e realizzazione di progetti di sviluppo condivisi con i diversi attori del territorio di riferimento, ossia l’area appenninica di Reggio Emilia e Modena; Che fra i soci del GAL vi sono le Province di Bologna, quella di Modena e quella di Reggio Emilia, alcune associazioni imprenditoriali, alcuni consorzi pubblici, la Matilde SpA, società a maggioranza pubblica della quale sono note le difficoltà finanziarie, e l’Università di Modena e Reggio Emilia;
Appreso Che Presidente del GAL sarebbe non un tecnico, ma un politico dell’Appennino reggiano: in precedenza, Sindaco del Comune di Busana, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino reggiano e assessore alle attività produttive e all’ambiente della Comunità montana; Che il GAL sarebbe stato presentato dal suo presidente, come “un ente economico composto prevalentemente da realtà private, le cui dinamiche interne sono quelle dell’economia”; Che fra i soci di questo ente economico non risulta appaia nessuna singola impresa di rilevanza significativa, a parte una banca; Che, in teoria, il GAL dovrebbe distribuire soldi pubblici, anche se non è chiaro a chi e attraverso quali procedure: oltretutto il suo statuto non è noto; Che, in teoria, potrebbero rivolgersi al GAL tutti gli operatori, le aziende, gli Enti pubblici ed anche i singoli cittadini dell’Appennino Reggiano e Modenese; Che lo scopo per cui rivolgersi al GAL, sul sito dell’ente, è descritto in un linguaggio criptico ed incomprensibile; Interroga la Giunta per sapere Quante risorse europee siano state finora messe in campo per favorire i territori rurali dell’Appennino reggiano e modenese; Quante risorse regionali sono state destinate o previste dalla Regione Emilia-Romagna per finanziare le agenzie GAL presenti sul territorio regionale; Come e a chi tali risorse siano state destinate; Quali e quanti “progetti di sviluppo” siano stati finora presentati e con quali finalità; Quali siano le realtà private singole che hanno aderito a GAL e qual è il contributo dei privati al bilancio dell’agenzia, rispetto ai contributi pubblici; Quali criteri di competenza, di merito ed accademici siano stati seguiti nella nomina dell’attuale presidente del GAL, confermato nel 2012; Quanto percepisca lo stesso presidente (presidente anche, dal febbraio 2008, dei Gal dell’Emilia Romagna). Fabio Filippi Presidente dell’Assemblea Legislativa Matteo Richetti il Consigliere Fabio Filippi Bologna, 30/10/2012
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