Muore 20enne centauro alla Ferrunia |
ForioNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Sabato 04 Luglio 2009 08:35 | |||
Muore 20enne centauro alla Ferrunia È allarme! Orami né è pregno l’asfalto, l’aria e la sensazione, forte ed invalidante, è quella che quest’onda drammatica e nefasta non si arresterà con quest’ultima tragedia della velocità, dell’imperizia. Ancora una volta è stato un giovane centauro a rimanere vittima della passione e della strada sulla SS270 che circonda l’Isola. Si tratta di Darlin Alberto Meija, 20enne di origini dominicane che nella notte di ieri si è schiantato con il suo SH 125 nuovo di concessionaria in località Ferrunia a Panza. Il ragazzo stava rientrano a casa intorno alle 4.30 quando, nel tratto in salita subito dopo il vivaio, si è schiantato contro il guardrail e poi il palo della pubblica illuminazione. Per Darlin non c’è stato scampo, lo sfortunato è praticamente morto sul colpo. Secondo la prima ricostruzione fatta dagli inquirenti il 20enne era solo a brodo dell’SH immatricolato giovedì mattina( il contagiri segnava 65Km) nel salire dall’incrocio del S.Leonardo ha approcciato la seconda curva a forte velocità non riuscendo a tenere la traiettoria. A quell’ora a strada era deserta e probabilmente Darlin voleva testare la potenza del suo due ruote spingendo sull’accelerato, la piegatura del tornate è stata però fatale, così come il non aver indossato il casco di protezione. Lo scooter, potentissimo, si è schiantato contro il guardrail che nella curvatura a fatto da binario con la ruota e la forcina incastrati e sradicati via dalla sede a condurlo contro il lampione. L’urto è stato letale, il ragazzo ha sbattuto violentemente la testa prima di protezione, lo scooter come una scheggia impazzita è sbalzato via sulla corsia opposta lasciandolo riverso a terra agonizzante ai piedi di quel palo dove ha trovato la morte quasi subito. A rinvenirlo un giovane residente nel sottostante centro abitato ridestato dallo schianto e da un rantolio di dolore. L’uomo salito in strada al buio ha scorto il casco ed oltre il motorino apparso quasi intatto, ai piedi del lampione tra lo sterrato e l’asfalto, quasi indistinguibile, la sagoma del ragazzo sanguinante e con il cranio sfondato nell’emisfero destro a tracciare una maschera di un tragico rosso. Darlin ha esalato il suo ultimo respiro prima ancora che l’uomo riuscisse a raggiungerlo. Un scena che non ha parole per essere descritta e che lascia negli occhi e nel cuore di quanti l’hanno vista una traccia indelebile e cupa. Inutili la richiesta di aiuto e l’arrivo dei soccorsi. I medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. Sul posto per i rilievi e le indagini del caso i Carabinieri del Servizio Radiomobile, una pattuglia ed il Maresciallo dei Carabinieri De Luca che unitamente agli agenti Cedro e Fiore ha eseguito una lunga e dettagliata indagine che ha portato ad una minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti. Il giovane è risultato privo di patentino ed in possesso del solo foglio rosa, un particolare fondamentale che aggiunto al recente acquisto del ciclomotore evidenzia la sostanziale inesperienza alla guida di un tale mezzo del giovane che preso dall’entusiasmo è andato da solo incontro alla sua morte. Il casco era ancora allacciato e messo a terra quasi come se vi fosse stato adagiato, Darlin camminava verso casa volendo sentire forte l’ebbrezza pungente dell’aria tra i capelli ad accarezzare il volto imberbe e delicato quasi farsi beffe del suo destino. Molto probabilmente, esaminando i dati della ricostruzioni e le parti rimaste ferite nell’urto, il casco calzato e ben allacciato avrebbe evitato questa tragedia. Il Maresciallo De Luca ha visionato a lungo la statale, il tratto teatro del dramma con tutte le tracce, il casco ed i particolari conseguenti allo schianto, sull’asfalto non sono state rinvenute tracce di frenata o segni di attrito e strisciamento, l’SH aveva la forcina destra spezzata ed il cerchione affettato per una 20 di centimetri al confine con il copertone. A dare la terribile notizia alla madre e ai familiari, residenti nella vicina via V.Pezza Chiana a Panza, gli agenti della volante. Ai parenti il compito di eseguire il tragico riconoscimento della salma prima che dal’obitorio dell’ospedale Rizzoli venisse trasportato all’ipogeo del II Policlinico per l’esame autoptico volto a stabilire le cause del decesso. La statale dopo quasi due ore di perizi ed indagini è stata rimessa in sicurezza dalla ditta ACI di Muscariello a cui l’autorità giudiziaria ha affidato il veicolo posto sotto sequestro.
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Ultimo aggiornamento Sabato 04 Luglio 2009 18:53 |