Ischia: Frana si abbatte su una villetta, 4 morti
Sotto le macerie un’intera famiglia. Madre e nipotina di tre anni in affido salve per miracolo. La prima era già in cucina quando la montagna e venuta giù. La seconda non è stata schiacciata dalle macerie grazie alle sbarre del lettino dove giaceva per il riposo notturno. I soccorsi giungono da tutta Itali. Il presidente esprime cordoglio e solidarietà ai superstiti ed ai parenti delle vittime. Una frana si è abbattuta sul centro abitato, sventrando una villetta ad Ischia, in località testaccio praticamente sotto il comune di Barano. Una nuova Sarno ad Ischia e proprio a pochi giorni da quel tragico anniversario accaduto il 2 maggio1998.
Secondo quanto si è appreso, i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie i cadaveri di quattro persone, tutte appartenenti a uno stesso nucleo familiare, la famiglia Buono, composto da sette persone, tra cui una bimba di tre anni, una nipotina data in affido. Morto il marito Luigi Buono, 53 anni, cuoco, e le figlie Anna di 18 anni, Maria di 16, e Giulia di 12. Madre e la piccina si sarebbero salvate, invece, per miracolo, una per essersi trovata all’ora del disastro in un’altra parte della casa, scampata alla distruzione, l’altra per l’effetto barriera del lettino dove giaceva per il riposo notturno. Orsola Migliaccio, 40 anni, ha una sindrome da compressione alle gambe. In buone condizioni la nipotina di 3 anni, Stella.Per lungo tempo, dopo che una nuova frana mattutina ha coinvolto alcuni soccorritori del 118 si è temuto per la dispersione di un operatore. Mancava all'appello, infatti, una settima persona, che i soccorritori hanno cercato tra le macerie e la fanghiglia. Poi la smentita la donna una dottoressa Di Scala era salvo pur se coinvolta in un nuovo incidente proprio mentre si prodigava nell’intervento. Sul posto, in zona Arenella, i vigili del fuoco, polizia, carabinieri e unità operative della Protezione civile. Mentre erano in corso le operazioni di recupero dei corpi, come dicevamo, si è verificata un'altra frana che avrebbe investito almeno due vigili del fuoco tratti immediatamente in salvo. Una sciara fangosa, un enorme mostro con i suoi cinque tentacoli funesti ha stroncato giovani vite, distrutto la tranquillità di una comunità, scuotendo come un fulmine a ciel sereno le coscienze. La protezione civile, ha spiegato l’assessore provinciale Borrelli, stava monitorando la situazione sull’isola gia’ da ieri sera, ma “in alcuni punti la pioggia si e’ concentrata in modo particolare, e questo ha reso tutto piu’ difficile”. La zona interessata dallo smottamento questa mattina è stata fatta evacuare. Stando alle ricostruzioni fatte dai soccorritori il fango è sceso da tre fronti che si erano aperti sulla sommità del monte Vezzi, travolgendo l'abitazione e poi disperdendosi lungo la valle per sfiorare una seconda costruzione e altri edifici. una tragica sequenza cominciata intorno alle 5.30 del mattino susseguita poi nelle sue fasi più tragiche sino a poco prima della nove della stessa mattina, per poi registrare nuovi cedimenti, come dicevamo, quando già i soccorritori iniziavano a giungere sul posto. ''Bisogna intervenire con la manutenzione delle zone più a rischio, per evitare in futuro tragedie come questa '' ha affermato il responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e oggi ''paghiamo inerzie di decenni, anni in cui abbiamo abusato del territorio''. Bertolaso per ora non si è recato sul luogo della tragedia ma ha inviato una task force di esperti della Protezione Civile. Secondo la 'mappa del rischio idrogeologico' curata dall'Agenzia per la protezione dell'Ambiente e i servizi tecnici (Apat), sulla base degli ultima dati disponibili, aggiornati al gennaio 2003, in Italia sono oltre 5.500 i comuni minacciati dai rischi idrogeologici. E la Campania è al terzo posto nella lista nera delle regioni più esposte. Un fenomeno dalle dimensioni allarmanti se si considerano alcuni dati: 5.400 alluvioni e 11.000 frane negli ultimi 80 anni, 70.000 persone coinvolte e 30.000 miliardi di danni negli ultimi 20 anni. Il vice ministro per i beni culturali, Antonio Martusciello (Forza Italia) in merito ha commentato: "Siamo di fronte ad una vera e propria tragedia come quella di Sarno, come quella di Sorrento". "Il problema - ha sottolineato - è quello di dotare il territorio di una strutturazione molto forte che deve avere poi una sua definizione. E questo nel corso di questi anni non è stato fatto". "Il problema di sempre è il rischio idrogeologico - ha aggiunto - una conurbazione urbanistica che ha determinato nel corso degli anni tantissimi disastri". Sono ricapitolando quattro le vittime della frana ischitana. Nove le persone ferite in modo lieve. Sono state salvate una donna Orsola Migliaccio e una bambina di 3 anni, Stella. Buone le loro condizione mentre restano ricoverate presso l’ospedale di Lacco Ameno per motivi precauzionali insieme agli altri feriti, tra cui la Dottoressa Di Scala che era intervenuta con i primi soccorritori. Attualmente è' in corso lo sgombero, per motivi precauzionali, di una ventina di famiglie dalla zona colpita. Intanto continuano gli smottamenti nella zona del Monte Vezzi. Il pubblico ministero Francesco Soviero, che segue le indagini sulla frana di ieri mattina ha acquisito gli atti relativi ai condoni edilizi approvati nell'area interessata dallo smottamento. Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha scritto un messaggio al sindaco di Ischia in cui dice: "Con animo mesto desidero esprimere alla comunità ischitana sentimenti di cordoglio e di solidarietà per le vittime della frana. Sono particolarmente vicino alla signora Orsola Miglia Migliaccio, che ha perso suo marito e le sue tre giovani figlie".L'area colpita dalle frane era ad alto rischio. Lo ha confermato l'assessore regionale alla protezione civile, Luigi Nocera, spiegando che la zona è marcata sulle mappe come R4, che significa che si tratta di una zona ad alto rischio per la popolazione. Parte intanto la gara di solidarietà degli isolani per aiutare e sostenere le famiglie degli sfollati e le vittime di una calamità che si ripropone a quasi un secolo dai fatti dell’alluvione che colpì Casamicciola nel 1910.
LA CRONACA Erano le 7.50 del mattino quando il pezzo della collina Monte Vezzi sopra il vallone Arenella, causa della tragedia, è franata seppellendo l'abitazione della famiglia Migliaccio. Le vittime sono Luigi Buono, e le tre figlie: Anna di 18 anni, Giulia di 12 e Maria di 16. Estratte vive dalle macerie la moglie di Buono, Orsola Migliaccio, e una nipotina di tre anni, Stella Migliaccio, che era affidata agli zii. Entrambe sono in ospedale e sono in buone condizioni. La piccola si è salvata perché al momento del cedimento del solaio dell'abitazione era nel suo lettino con le sbarre. La struttura le ha impedito di finire schiacciata sotto le macerie. In ospedale anche un poliziotto, poi dimesso, e una mamma con 3 bambini che vivevano in una casa vicina, che ha retto all’onda d’urto.
La Protezione Civile della Campania sta effettuando valutazioni tecniche attraverso carte di rischio idrogeologico su tutta l'area interessata dalla frana. Secondo le ricostruzioni fatte dai soccorritori il fango è sceso da tre fronti che si sono aperti sulla sommità del monte, travolgendo un'abitazione e poi disperdendosi lungo la valle per sfiorare una seconda costruzione e altri edifici.
Per motivi precauzionali il sindaco di Ischia Giuseppe Brandi ha disposto un'ordinanza di sgombero nella zona della frana, Dovrebbero essere una cinquantina le famiglie,circa 400 persone. E' in corso l'allestimento di un'area di accoglienza con una tendopoli all'aperto nel campo sportivo di Ischia. L'evacuazione è stata disposta per tutte le abitazioni di via Arenella, via Mirabella e relative traverse.
Ischia, che per il ponte del primo maggio è piena di turisti, è stata battuta da piogge pesanti nella giornata di ieri e pioveva ancora questa mattina; secondo i vigili del fuoco, nel vallone il fango è ovunque. Per partecipare ai soccorsi per la frana ad Ischia, inviato da Arezzo un elicottero dei vigili del fuoco con a bordo i pompieri della Saf, la squadra di soccorso acquatico-fluviale. Lo smottamento avvenuto questa mattina ha ucciso quattro componenti di una famiglia, il padre e tre figlie. In salvo la moglie e una nipotina di 3 anni, ma è certo l’epilogo di un fenomeno che la stessa popolazione sta denunciando da anni senza ricevere in cambio null’altro che statistiche chiacchiere ed alzate di spalle.
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