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Newsflash Napoli

Napoli: Serie b2 maschile girone g

Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.

Newsflash Ischia

Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328

Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.

Newsflash Capri

Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo

Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.

Newsflash Casamicciola

Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna

si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri
ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana,
per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.

Newsflash Roma

Roma: Vasto Film Fest XX edizione

Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Via Tuscolana 1524, 00173 Roma
Interverranno:
Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto
Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto
Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto
Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia
Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale
Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest
Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest

Isola News

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...

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Epomeo.eu OnLine Information
DIBATTITO E VOTAZIONI BULGARE NELLA CITTADINA TERMALE PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 19 Ottobre 2005 19:31

Convocato e svoltosi giovedì 6 ottobre alle 20.00 il consiglio comunale a Casamicciola Terme.

All’ordine del giorno: Variazione del programma triennale dei lavori pubblici e conseguente variazione al Bilancio di Previsione 2005 ed ancora riconoscimento debiti fuori bilancio con ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio finanziario 2005
L’opposizione espone le sue perplessità e le sue richieste di chiarimenti in merito alla mancata consegna delle documentazioni e sulla produzione degli atti amministrativi, poi abbandona l’aula in segno di protesta
.

Si è tenuta ieri l’altro in prima serata nella sala consiliare della sede comunale del Museo Civico del Palazzo Bellavista la nuova seduta del civico consesso casamicciolese.
Il consiglio comunale in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di 1^ convocazione era prevista per giovedì 6 ottobre alle ore 20.00 ed in 2^ per venerdì 7 ottobre alle 09.00, risolvendo il tutto in prima battuta, pur se non senza polemiche ed attriti con i membri degli opposti schieramenti si sono trattate due fondamentali questioni. All’ordine del giorno infatti
1) Variazione al programma triennale dei lavori pubblici per l’anno 2005-2007 e conseguente variazione al Bilancio di Previsione anno 2005.
2) Riconoscimento debiti fuori bilancio. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio finanziario 2005 ex art. 193 del T.U. sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 267/2000.
Sicuramente un consiglio di primaria importanza per il comune casamicciolese, tant’è che solo due, come previsto, i punti dibattuti ed entrambi riguardanti la gestione delle pubbliche risorse e la relativa pianificazione in considerazione anche dell’ultima finanziaria approvata dal Governo centrale, stando alla quale notabile è la previsione, appunto, dei tagli e delle riduzioni di sussidi e previsioni finanziarie a sostegno dei comuni.
Sulla particolarità e sugli esiti nonché sulla incisività degli argomenti non è rimasto poi che attendere il dipanarsi della discussione.
È bastato così poco perché il Consiglio Comunale Casamicciolese si trasformasse in un Consiglio alla Bulgara in cui il tutto è stato risolto all’unanimità del voto di maggioranza a seguito dell’autoesclusione di una minoranza sul piede di guerra che indisposta dalle poco velate manovre del gruppo di governo per tenerla all’oscuro di ogni particolare tecnico legale ed amministrativo, omettendo di consegnare gli atti e le documentazioni prodotte o consegnandoli in ritardo ha verbalizzato le sue rimostranze e le perplessità rilevate per poi abbandonare l’aula consiliare.
Dopo l’appello e le iniziali operazioni di rito del civico consesso, il gruppo d’opposizione, nelle fasi preliminari e successivamente agli interventi del capogruppo “Uniti nell’Ulivo” Antuono Castagna e del suo collega di banco di opposizione Lorenzo Mennella abbandona, infatti, l’aula, evidenziando la volontà degli amministratori di andare avanti sulle orme di una dittatura strisciante.
Che sarebbe stato una seduta veloce lo si era capito sin da quando è stato affisso preso l’albo pretorio la richiesta di convocazione di consiglio comunale avendo ad oggetto soli due punti all’ o.d.g. senza nemmeno le classiche varie ed eventuali, ma che si sarebbe svolto nella trattazione degli argomenti con solo presenti il gruppo di maggioranza nessuno se lo sarebbe aspettato, e sopratutto in considerazione dell’importanza dei punti da trattare.
Infatti dopo appena aver dichiarato regolare la seduta il presidente del Consiglio Comunale la Signora Anita Razzano, a spada tratta dai banchi di opposizione chiede la parola l’Ing. Castagna e prima di entrare nel merito degli argomenti verbalizza una lunga lista di spese e costi sostenuti a fronte di nomine ed incarichi a suo dire totalmente illegittimi per, le quali si sono venute a determinare impegni di spesa ed uscite discutibili dal pubblico bilancio. Fra tutti prevale l’incarico conferito sin dalla data dell’insediamento dell’amministrazione all’ arch. Silvano Ariamone e che nonostante sia stato oggetto di varie denunce scritte indirizzate presso gli uffici di Palazzo Bellavista continua ad essere il reggente dell’ Ufficio Tecnico Comunale.
Ma il termine legalità è forse estraneo al vocabolario aduso in seno alle istituzioni locali? O si continua ad andare vanti fingendo di non sentire, ne capire ne tanto meno ascoltare? Fatto sta che nessuno sembra voler dare una risposta alle tante domande, ai dubbi palesati… tanto meno in sede di dibattito nella pubblica seduta di consiglio. L’interesse della popolazione scema, l’opposizione dice di non avere armi e la politica del “qui comando io e le leggi me le faccio da me” prolifica. In sintesi questo il concetto ribadito dal consigliere Mennella.
Che concludendo prima di abbandonare l’aula in pochi passaggi anticipa un proposito ben più articolato che è quello di sottoporre la questione legalità a Casamicciola in sede opportuna, all’attenzione e nelle mani di organi ed istituzioni di controllo superiori. Dove oltre all’insieme del vasto apparato di delibere decreti, ordinanze e conferimenti prodotti sino ora, in special modo riferite e specifiche questioni si vorrà chiedere lumi sulla mancata consegna degli atti amministrativi da dibattere in sede di consiglio o della ritardata consegna che pertanto ne impedisce lo studio e l’approfondimento dettagliato. Abbandonata l’aula, con la sola maggioranza in cattedra, la seduta si è per cosi dire conclusa da se, con le argomentazioni approvate a larga maggioranza, ed il consesso archiviato come il primo dibattito unilaterale dell’era Giosi Ferrandino I. Notabile tra le argomentazioni discusse l’opposizione al Lodo arbitrale con la Maggioli Spa (ndr).

 
SERGIO D’ANTONI CANDIDATO NEL COLLEGIO DI NAPOLI E ISCHIA : UNA SCELTA IN PERFETTA “PAR-CONDICIO”? PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Il Progressista   
Martedì 18 Ottobre 2005 19:29

Questa unione fa paura: imitano la destra eppure la criticano, si professano compatti e solidali e poi si azzuffano per fare da candidati, sorridono ed ammiccano alle telecamere ed i fotografi e ringhiano come cani rabbiosi pur di avere ragione. Parlano di una Italia in crisi, ed in una notte, la “notte bianca”, spendono l’ira di Dio, ma per la campagna elettorale sfruttano le emittenti pubbliche finanziate dal contribuente.

Qualcuno sostiene che il gioco di squadra nel gruppo dell’Unione è in chiaro stile calcistico olandese “tutti all’attacco e tutti in difesa”, con a capo un Re senza stato (Romano Prodi) e a livello locale un candidato che decide per tutti, forse perché stando alle sue recenti dichiarazioni, egli sostiene in prima persona di aver strappato il collegio alla destra avendo realizzato “una piccola impresa”. Sarà per questo che l’ex sindacalista e gia leader di Democrazia Europea profondo sostenitore del “Terzo Polo” e del “Proporzionale” ritiene di porsi come candidato senza che nella coalizione locale vi ci fosse stato un pubblico dibattito. Forse le sorti del nostro futuro politico ed amministrativo si fanno altrove e questa nostra realtà locale è utile solo per gli spot e le comparsate elettorali? Intanto da più pulpiti si odono voci e velleità di candidatura, con ampie interviste e dichiarazioni rilasciate a destra e a manca, dai vari esponenti locali. Altro che Primarie, qui D’Antoni si è candidato, lui solo e basta.
Avranno, ora nonostante tutto, nonostante l’audience e le spettacolarizzazioni, la forza ed il coraggio i componenti dello schieramento di sinistra, Simeone e Mazzella in testa, quali esponenti provinciali e di zona dello SDI, di dire la loro, rivendicano senza mezzi termini il diritto alla candidatura nel collegio alle prossime elezioni politiche? O come al solito tutto questo entusiasmo e questa enfasi che anima i nostri vari personaggi politici servirà solo a gonfiare ulteriormente il propri ego, far riempire la bocca a tizio a caio che è stato contattato e chiamato,personalmente per portare acqua a quel mulino, e per noi, “Isola d’Ischia”, nient’altro che parole? C’è qualcuno dei nostri che conti veramente qualcosa?
Chissà se avremo mai una risposta a questi interrogativi! Di certo però c’è da stare poco allegri, se davvero il trend elettorale continuerà verso sinistra? E soprattutto se consideriamo del fatto che in un periodo di crisi turistica e non solo qual è quello attuale, ci viene fatto ingoiare un bel rospo: proponendoci la Teresa Armato quale assessore regionale nonostante in sede di elezione non sia riuscita a racimolare neppure un suffragio. Figuratevi cosa ci attende ancora! Speriamo che non se la cavino…le premesse non sembrano promettere niente di buono per noi cittadini, ne tanto meno rosi orizzonti.

 
CONVOCATO PER DOMANI ALLE 20.00 IL CONSIGLIO COMUNALE A CASAMICCIOLA TERME PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 16 Ottobre 2005 19:28

All’ordine del giorno: Variazione del programma triennale dei lavori pubblici e conseguente variazione al Bilancio di Previsione 2005 ed ancora riconoscimento debiti fuori bilancio con ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio finanziario 2005.

Si apre domani nella sala consiliare della sede comunale del Museo Civico del Palazzo Bellavista la nuova seduta del civico consesso casamicciolese.
Il consiglio comunale in sessione ordinaria ed in seduta pubblica di 1^ convocazione è previsto per giovedì 6 ottobre alle ore 20.00 ed in 2^ per venerdì 7 ottobre alle 09.00, tratterà di due fondamentali questioni. All’ordine del giorno infatti
1) Variazione al programma triennale dei lavori pubblici per l’anno 2005-2007 e conseguente variazione al Bilancio di Previsione anno 2005.
2) Riconoscimento debiti fuori bilancio. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio finanziario 2005 ex art. 193 del T.U. sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 267/2000.
Sicuramente un consiglio di primaria importanza per il comune casamicciolese, tant’è che saranno solo due i punti dibattuti ed entrambi riguardanti la gestione delle pubbliche risorse e la relativa pianificazione in considerazione anche dell’ultima finanziaria approvata la quale prevede appunto tagli e riduzioni di sussidi e previsioni finanziarie a sostegno dei comuni.
Sulla particolarità e sugli esiti nonché sulla incisività degli argomenti non resta che attendere il dipanarsi della discussione.

 
CAMION BUCA IL SERBATOIO DI CARBURANTE ALLO SBARCO: MOLO INVASO DALLA NAFTA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 15 Ottobre 2005 19:26

Il grosso mezzo nel passaggio dalla motonave “Ischia” della Traghetti Pozzuoli alla banchina ha urtato il portellone danneggiando irreparabilmente il contenitore della riserva personale. Impossibile riparare la falla in tempo utile per evitare lo sverso di combustibile.

Necessario l’intervento della Capitaneria di Porto, di una squadra Amca e di un operatore della compagnia di navigazione per ripristinare la fruibilità della zona.

Poco dopo le 13.30 sul porto di Casamicciola Terme nel corso di una normale operazione commerciale un grosso camion ha urtato nella discesa in banchina il portellone della motonave “Ischia” della TP che l’aveva trasportato da Pozzuoli, l’impatto è stato tanto violento da danneggiare irreparabilmente il serbatoio di carburante carico della scorta necessaria alla trasferta del mezzo.
Dalla falla creatasi dall’impatto del camion in discesa e lo scivolo in pochi minuti si sono riversati litri e litri di nafta che hanno invaso completamente l’area portuale interessata dalla bitta di ormeggio dell’”Ischia” sin al terminal coperto destinato all’attesa ed alla sosta dei viaggiatori, nonché all’ormeggio dei mezzi veloci.
Per rimettere in sicurezza lo scalo portuale ed evitare il pericoloso occorrere di ancor più grave e ampio danno ambientale sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini della capitaner9ia di porto, diretti da Capo Vuoso che appurata l’entità e la casistica dell’incidente hanno richiesto il rapido interevento di una squadra Amca, l’azienda che gestisce il servizio di pulizia e manutenzione nella cittadina termale. La compagnia di navigazione coinvolta nell’incidente ha comunque continuato la sua normale attività evitando di creare intoppi o ritardi all’utenza nei collegamenti con la terraferma, mentre contemporaneamente ha provveduto ad incaricare un suo operatore affinché collaborasse e partecipasse attivamente nelle operazioni di messa in sicurezza e ripristino delle condizioni di fruibilità dello scalo. Alla fine tutto e ben ciò che finisce bene e in breve, impiegando segatura ed altro materiale assorbente il tratto di banchina interessato dallo sverso di nafta è stato quanto meno circoscritto e delimitato, impedendo l’ulteriore e pericolosa espansione del combustibile. Successivamente ed in più fasi si è provveduto e ripulire i residui e le misture che si erano venute a creare nella prima parte d’intervento. Comunque non sono mancate le polemiche da parte dell’utenza sull’impiego di metodologie e sostanze non idonee alla casistica e che quindi non hanno evitato affatto, nonostante lo sforzo profuso, il danno ambientale e da qui i rischi per la salute e la pubblica incolumità di quanti operano e fruiscono degli spazi interessati e non solo. Se è vero come è vero che sul nostro territorio operano ed esistono almeno sulla carta aziende specializzate ed organizzate per tutte le evenienze e le problematiche come mai non sono stati impiegati nella fattispecie i normali solventi ed i prodotti allo scopo previsti dalla legge pena onerose ammende pecuniare?

 
TURISTA MANTOVANA DERUBATA DEL SUO PORTAFOGLI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 11 Ottobre 2005 19:25

Sul posto immediatamente gli uomini della locale Polizia Municipale, alla quale la donna aveva telefonato per denunciare l’accaduto, allorquando si era accorta che dalla borsetta mancava proprio il portavalori.

Quindici euro, qualche spicciolo e gli effetti personali, il bottino. Gli agenti hanno rivoltato per ore l’area mercatale, perquisendo singolarmente gli occupanti e quanti si trovavano in zona al momento dell’accaduto, del borseggiatore però nessuna traccia.

Borseggio al mercato di Casamicciola. A denunciare l’accaduto una turista modenese in vacanza ad Ischia che intenta nelle sue spese al momento di pagare si è resa conto di non avere più il suo portafogli e con esso soldi ed effetti personali nella borsa che portava al braccio. Immediatamente la donna ha allertato il comando della locale stazione di polizia municipale. Dal centralino, acclarati fatti e le circostanza è stata subito inviata una pattuglia di agenti mentre nel contempo si è suggerito alla sfortunata vittima di guardarsi intorno tenere gli occhi aperti nel tentativo d’individuare nell’attesa di rinforzi, il probabile malfattore che con tutta probabilità con fare indisturbato ancora si aggirava per l’area mercatale tentando di defilarsi. Nel mentre veniva notiziata dei fatti anche la stazione dei Carabinieri.
Raggiunta dagli uomini dei Vigili Urbani la fortunata protagonista della vicenda a raccontato di essere stata derubata e che inavvertitamente il portavalori era stato sottratto dalla sua borsa: quindici euro e gli effetti personali, questo il bottino del ladro. In breve l’intero mercato è stato messo a soqquadro, tutti gli occupanti, senza esclusioni, perquisiti ed interrogati, ogni angolo e remoto anfratto battuto, ma del ladro e del portafogli nessuna traccia. Sui fatti è stata comunque sporta regolare denuncia.

 
I QUATTRO ESEMPLARI TRASLOCATI NEL PIAZZALE A RIDOSSO DELL’EDIFICIO PRINCIPALE SONO MORTI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 10 Ottobre 2005 19:22

I grossi alberi pur se potati e puntellati “a mestiere2 ora dominano lo slargo che fu oggetto della interdizione da parte delle autorità competenti a seguito dei due incendi che la interessarono lo scorso anno,

quando grosse quantità di rifiuti e sterpaglie andarono in fiamme e dove prima di divenire discarica e deposito dei materiali residui dell’intero territorio cittadino, poi parcheggio, una fitta vegetazione composta da varie e pregiate specie è andata ugualmente distrutta. Dominano orami privi di vita, sostenuti dai puntelli realizzati ai giardinieri della azienda locale ncaricata.

Ripiantati a ridosso della grossa mole dell’edificio principale che domina la litoranea casamicciolese, i pini sradicati, contro ogni parere di autorità ed associazioni di categoria in occasione dell’allestimento della area mercatale adibita per ovvi motivi di opportunità ad arena e platea per manifestazioni ed eventi, quali sono stati i concerti di Venditti e Dalla. I grossi esemplari tipici della macchia mediterranea erano stati sistemati “a regola d’arte” e puntellati “ a mestiere”nell’area che lo scorso anno fu interessata da due vasti incendi propagatisi e diffusisi dalla combustione del materiale da risulta e dalle sterpaglie ivi presenti e allo scopo interdetta ad ogni uso, sin anche la sosta ed il parcheggio alla quale per lungo tempo la stessa è stata destinata dopo che si ebbe proceduto, analogamente a quanto accaduto per la pineta del versante est, alla eliminazione di talune specie arboree e piante tipiche che per decenni hanno dominato il vecchio complesso. I pini apparentemente erano apparsi in buono stato, potati al minimo e con poche fronde in stato di secchezza ed invece da qualche settimana la coracea natura di Pino li ha abbandonati destinadoli a quella morte che in realtà sin da subito era apparsa sicura. Dominavano e dominano pur se privi di vita il blocco un tempo ornata dagli eucalipti e dagli alberi del paradiso cosi come fu nel disegno originario del progettista, dominano soprattutto i mucchi di materiale da risulta che oramai hanno raggiunto il livello dei parapetti ai vani d’accesso. Speriamo solo che non si tratta di un immagine prospettica riproposizione di un realtà futura più ampia.
Il cancello distrutto resta orami perso per sempre ed il suo fascino, custode del tempo passato molto probabilmente non ci sarà mai più restituito…neppure simbolicamente.

 
LA “MARINA DI CASAMICCIOLA” OPERA ED ESISTE SENZA I PREREQUISITI LEGALI PDF Stampa E-mail
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 04 Ottobre 2005 19:20

Municipalizzate isolane nell’occhio del ciclone. Inghippi e magagne delle società croce e delizia dei governi locali di nuova generazione made in II Repubblica. Nella cittadina termale addirittura si opera secondo presupposti fondamenti privi di valenza giuridica e non solo.

Con delibera di Consiglio Comunale ed ai sensi dell’art 113 bis del D.Lvo 267/2000, ha affidato, a far data dal prossimo1 gennaio e per cinque anni, il servizio “Global Service” alla società Unipersonale Marina di Casamicciola s.r.l., e sin qui nulla di strano se non le ovvie perplessità ed i commenti sull’improvviso strappo, se così lo si può definire il taglio avvenuto di fatto con L’Amca, la multiservizi che sin ora aveva detenuto l’intero pacchetto che attualmente va sotto la denominazione su menzionata.
In realtà, e attenendosi alle attuali norme vigenti ed ai relativi dispositivi, tale atto deliberativo è ILLEGITTIMO. Dunque la Marina di Casamicciola, opera per quanto attualmente ed opererà per quanto affidatole, senza prerequisiti giuridici e con formule e convenzioni non legalmente riconosciuti.
Infatti,l’art. 113 bis del D.L.vo 267/2000, che riguardava i servizi pubblici locali “privi di rilevanza economica” , con sentenza del 27.07.2004, n 272 è stato dichiarato incostituzionale dal Giudice delle leggi. Appare, quindi, incomprensibile che un errore così grossolano non sia stato rilevato dai tanti esperti che hanno dato il parere positivo sull’atto deliberativo. Un errore eccessivamente macroscopico o un pretesto volutamente assunto nella consapevolezza che nessuno avrebbe notato la lieve e sostanziale rilevanza. Forse il Consiglio Comunale intendeva riferirsi all’art.113 comma 5 lett.c) del citato decreto, che fa riferimento ai servizi pubblici comunali di rilevanza economica? Di certo la custodia, la manutenzione ordinaria di strutture, degli impianti, idrici, elettrici, di riscaldamento, la pubblica illuminazione, la segnaletica, le manifestazioni, la gestione di strade e quant’altro certo non possono ritenersi questioni di scarsa rilevanza economica e dunque, non appetibile anche e ditte qualificate e specializzate nei predetti settori. Pertanto evidentemente forzata appare il voler inserire tali servizi nell’ambito di una categoria che in realtà non gli confà visto che le stesse attività hanno impatto sull’assetto della concorrenza ed i suoi caratteri di redditività. Ovvero dire “ Non rilevanza economica” equivale a pretesto per affidare gli stessi ad una società partecipata e di qui nella fattispecie o cosa? Ancora in secondo luogo il “Global Service ” in questione, da una attenta analisi del capitolato d’oneri, può definirsi, senza ombra di dubbio, un appalto misto, costituito da prestazioni eterogenee, ascrivibili a settori assoggettabili a differenti discipline pubblicistiche, ( lavori, servizi, forniture). Per tale motivo l’affidamento doveva avvenire mediante gara pubblica, non avendo l’appalto nessuna attinenza con i servizi pubblici locali, privi di rilevanza economica di cui all’art. 1113bis del TU, abrogato, tra l’altro dalla Corte Costituzionale. Inoltre, trattandosi di appalto misto con valore economico della componente lavori superiore al 50%, ( I lavori di manutenzione sono sottoposti alla disciplina della legge Merloni e del D.P.R 34/2000), l’affidamento doveva avvenire con evidenza pubblica nel rispetto della legge 109/94 e s.m.i., del D.P.R 554/99, del D.P.R 34/2000 e del D.P.R. 145/2000. in tale ambito normativo la Marina di Casamicciola non poteva partecipare nemmeno alla gara di appalto, non essendo qualificata ad eseguire i lavori di manutenzione indicati nel capitolato. Infine, come dire, per ultimo ma non per ultimo, anche se il Consiglio Comunale abbia inteso riferirsi all’art.113 del TU, cioè l’affidamento, senza gara, di servizi pubblici di rilevanza economica a società con capitale interamente pubblico, e dunque quel “Privi ”si erroneamente scappato alla penna dello scrivao, ugualmente l’affidamento alla Marina di Casamicciola è illegittimo, in quanto il Comune non esercita su questa società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, così come indicato dalla norma richiamata. Tale circostanza è verificabile dalla lettura dello statuto della Società, che stabilisce che le attività societarie sono svolte senza che l’ente comunale abbia alcun potere d’intervento sui singoli atti gestionali, il che esclude la presenza di una subordinazione gerarchica che caratterizza le Società in house a cui fa riferimento la legge per l’affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

 
DEPOSITI INCIVILI E PERICOLOSI: INTERI CARICHI DI TERRENO DEPOSITATI IN STRADA, AUMENTA IL RISCHIO IDROGEOLOGICO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 01 Ottobre 2005 19:18

Alle richieste di aiuto, l’Ente locale rispode: «State diventando un problema». intanto si da la caccia allo scaricatore abusivo. Le prime segnalazioni indicano un furgone bianco, operante in una traversa di Via D’Aloisio.

In via Serrato a Casamicciola Terme, ignoti depositano in pieno centro abitato interi carichi di materiale da risulta frutto evidente di intensa attività edilizia. I residenti insorgono per la pericolosità e l’indecenza che la stessa pratica comporta visto che il livello della strada che prima della recente inondazione era dotato d’idonea pavimentazione, è salito di livello, eliminando così anche le poche difese e gli argini che si erano venuti a costituire per contrastare l’effetto di lave d’acqua e fango e di probabili allagamenti. Molto probabilmente lo scarico avviene nel tentativo di celare quanto detto, mischiando il terreno coni depositi che ancora giacciono ed attendono di essere rimossi dalla ditta incaricata dal comune a seguito dei fatti di qualche settimana fa. Ovviamente con enorme risparmio in relazione ai costi di smaltimento e invio a discarica idonea e certificata…questo, lo sappiamo tutti, è inutile mentirci è un modo di fare comune ai più, anche le stesse ditte operanti nel settore pubblico per conto degli Enti Locali, grosso modo si muovono così, basta seguire il camioncino che periodicamente fa la spola da e per i cantieri verso la cava Fontana sempre nelle zone alte di Casamicciola e che a poco a poco sta riempiendo la sua gola, il risultato è sotto gli occhi di tutti, verificabile. I commenti su ripercussioni ambientali, sociali e pericolosità risultano superflui, il richiamo alle associazioni di categoria, a gruppi ambientalisti e quant’altro pure! La caccia allo scaricatore abusivo di via Serrato, comunque continua ed i residenti abbandonati dalle autorità locali che informate dei fatti, senza mezzi termini dichiarano che a via Serrato ed in particolare nell’abitato di Cava Arenella“sono diventati un problema”. Intanto sul caso si sono avute già le prime testimonianze ed un furgone bianco è stato visto lasciare terreno e materiale da escavo addirittura mentre era in corsa, il cantiere dove lo stesso starebbe in servizio è sito nei pressi di La Rita, in una traversa di via D’Aloisio. Una delegazione del posto è pronta per recarsi al locale comando Carabinieri per l’apposita denuncia visto che gli stessi cittadino non sono certo bestie che devono vivere nella sporcizia e nella fanghiglia, le ultime piogge hanno infatti trasformato il terreno depositato in un impasto melmoso, mentre gli altri si liberano della loro “spazzatura” e dei depositi ingombranti, tanto meno è corretto scaricare sull’Ente locale i costi dello smaltimento dei depositi frutto del proprio abusivismo… e che dunque rende via serrato “Un problema!”.

 
Le acque termali nell'ambito di un convegno presieduto dall'ex Sindaco Dott. Barbieri PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 28 Settembre 2005 19:17

Si conclude la kermesse gastronomica pizza e pizze a Casamicciola terme dove oltre ai prodotti culinari ce-stato spazio per dibattiti e conferenze a tema

Si conclude con la serata di domenica 25 settembre “Pizza e Pizze”, la kermesse gastronomica in corso fino a domenica 25 settembre presso il piazzale Ancora. Grande affluenza di visitatori; centinaia e centinaia di ticket utilizzati ogni sera per degustare la pizza nei più svariati gusti (anche quella per i celiaci), i cavatelli con funghi porcini, le castagne, le bruschette e la mozzarella biologica del Cilento; buona musica dal vivo ed una ludoteca sempre funzionante per i bambini.

Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Marzo 2009 15:32
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SI SCHIANTA CONTRO UN’ABITAZIONE CON IL MEZZO DI LINEA 4: RIMETTE IN MOTO E SPARISCE PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Anna Mazzini   
Domenica 25 Settembre 2005 19:14

Danni alle strutture e tanto spavento per gli occupanti della casa colti di sorpresa dall’improvviso fragore. Il conducente però dopo l’urto non si è nemmeno preoccupato di quali potessero esser stati gli effetti dell’impatto.
Intanto dalla direzione generale d’Ischia avvertita dei fatti ancora nessuna risposta solo palesi tentativi di menare il can per l’aia.

Sabato scorso in via D’Aloisio intorno alle 16.10 il bus di linea 4 della Sepsa che collega i centri cittadini con le zone collinari di Casamicciola si è schiantato violentemente contro una delle abitazioni latistanti la strada. Inutile dire, ovvero ripetere quanto i mastodontici mezzi impiegati per la copertura delle linee di servizio pubblico siano inadeguate al sistema viario delle predette zone, oramai ai pretesti ed alle scelte di convenienza avanzate dei vertici aziendali e dai rappresentanti politici si è fatto il callo. Ora ciò che inorridisce è la mancanza di rispetto ed il menefreghismo di taluni conducenti, ricordiamo che l’autobus collega le zone collinari della cittadina termale da oltre cinquant’anni e che solo di recente si registrano fatti del genere, forse bisognerebbe imparare a guidare? O cosa? A seguito del violento urto che ha causato danni all’abitato e forti tensioni e paure agli occupanti della casa di proprietà Manzi ha rimesso in moto e non curante dell’accaduto si è allontanato come se nulla fosse, non si è accorto neppure di aver perso un pezzo della carrozzeria. Pezzo che la proprietaria e vittima dell’incidente custodisce gelosamente in casa e dichiara di restituire solo in cambio di una debita ricevuta. Certamente era già capitato che il continuo andirivieni di veicoli accanto all’immobile che insiste proprio sul fronte strada avesse causato piccole lesioni e graffiature, che la proprietaria aveva sempre provveduto a riparare in proprio, questa volta però è stato il comportamento scorretto del conducente che causato il danno se l’è svignata e non ha neppure pensato che qualcheduno avesse potuto riportare conseguenze anche sul piano emotivo.
Intanto sulla vicenda i veritici aziendali d’Ischia informati tentano di menare il can per l’aia, disattendendo alle cortesi richieste della signora che con documentazione fotografica e prove evidenti come la vernice arancione sul muro e il pezzo di carrozzeria, chiede che le rivenga risistemato l’intonaco. Lavori di ordinaria manutenzione che converrebbe anche per questioni di moralità e civiltà rifare se solo si pensasse che l’occupante dell’abitazione, infartuata e malata, ha subito un forte shock con evidenti effetti sul suo stato fisico e psichico ciò che si dice danno biologico e che attualmente in tribunale si quantifica in termini monetari.
Anche Totò e Peppino De Filippo in una delle più famose pellicole causato il danno a Mezzacapa ammiserò l’errore e miseria o non miseria si assunsero le responsabilità del loro agire risarcendo il proprietaro. Comunque euro più ed euro meno, come disse Mezzacapa: il muro e rotto ( la signora pure ) e va ripagata. Insomma forse sarà tutta questa questione sull’tot di sinistri che obbligherebbe il conducente a provveder in parte con proprio capitale al risarcimento del danno causato a spingere molti lavoratori ad allontanarsi senza segnalare il sinistro? O sarà la maleducazione imperante di chi prende il lavoro per grazia ricevuta senza spirito e senso del dovere? Ai posteri l’ardua sentenza, sperano di non assistere all’ennesima causa.

 
ELENA RICCI VITTIMA DELLE CATTIVE CONDIZIONE DI VIA VICO S.ANTONIO A FORIO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 20 Settembre 2005 19:12

La donna resterà immobilizzati per oltre trenta giorni.

Cade malamente inciampando in una buca di Vico S.Antonio a Forio. Elena Ricci residente nella piccola stradina a poca distanza da Monterone, domenica intorno alle 13.30, era in compagnia di alcune amiche, quando improvvisamente si è sbilanciata in avanti ruzzolando giù per la via dalla lieve pendenza. Inizialmente le condizioni della donna, soccorsa da chi le stava accanto e che impotente aveva assistito al drammatico capitombolo, erano apparse gravissime, evidente lo stato di schok e commozione, post trauma, tanto da indurre a richiedere l’intervento di un auto privata non volendo attendere i tempi della lunga trafila a cui costringe la chimata al 118, già troppe vittime della strada e non solo, piange la nostra comunità. Giunti presso il reparto di pronto soccorso del nosocomio lacchese la signora Ricci veniva immediatamente consegnata nelle mani dei sanitari, che già potevano costatare la graduale e rassicurante ripresa della sfortunata protagonista di un incidente davvero assurdo.
Sottoposta alle indagini mediche e di rimando alle cure mediche del caso al paziente venivano riscontrate escoriazioni multiple su tutto il corpo ed una sospetta frattura alla gamba destra. La donna, lavoratrice d’albergo e con una famiglia da mandare avanti aveva come suo unico pensiero il ritornino a casa, tanto da rifiutare ogni spinta per ulteriori indagini e tanto meno per un ricovero, optando così per la successiva vista ortopedica da tenersi il lunedì successivo. Il dott Roberto Vaino dalle Radiografie rileva la frattura dell’estremità distale del 5° metatarso per il cui recupero si rende necessaria l’applicazione di una ingessatura con una prognosi di trenta giorni. Irrimediabilmente persa ogni possibilità di fare ritorno a lavoro, collegato alla stagionalità delle attività turistiche locali.
E già c’è chi da cittadino, ma anche da visitatore grida allo scandalo per la tenuta, a dir poco scandalosa, della rete viaria Soriana, che oltre a presentare tratti usurati e difficilmente praticabili addirittura in più punti manca addirittura della segnaletica come le vitali strisce pedonali, ad esempio.

 
MORIRE A SEI ANNI: L’ASSURDO MATERIALIZZARSI DELLA REALTÀ E L’IMPONDERABILE SVOLGERSI DEGLI EVENTI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 18 Settembre 2005 19:11

Un tonfo, il rumore di un urto violentissimo e nell’area inspiegabilmente divenuta cupa e greve un odore acre. Nel cuore e nella testa improvvisamente il gelo e solo lo sguardo a rammentare che davanti c’era la realtà, non un suono non un sibilo dalle orecchie, solo i gesti i movimenti della gente in strada.

Una donna inginocchiata accanto al marciapiedi teneva in braccio un bambino. Più in la un motorino e una moto ferme ed un ragazzo correva verso il negozio di mangimi chiedendo dell’acqua: «Per favore, un po’ d’acqua, un po’ d’acqua ». Il colpo, non aveva richiamato in strada la gente, forse il posto è un po’ isolato, forse la strada non è tanto trafficata per via della manifestazione a Monterone, eppure su quell’asfalto qualcosa di grave si stava consumando. Vanamente gli sfortunati tentavano di richiamare a se l’attenzione, eppure in tanti minuti, interminabili, dall’accaduto i soccorsi stentavano ad arrivare. Tutto appariva così irreale,era incredibile, nessuno sembrava volersi arrendere alla struggente verità di quella istantanea impressa negli occhi, li su quello sfondo, oltre il dosso di una via. Ognuno in cuor suo tentava di convincersi che non era nulla di grave. Vi è stato qualcosa che spingeva a rimanere inermi, invalidava ogni azione, era come se ognuno fosse rimasto impietrito, fuori di se. Passando si aveva l’impressione che si trattasse di un fatto di poco conto e la mente non si spingeva oltre, si azzardavano ipotesi: «sarà caduto, il ragazzino sarà caduto », la scena non sembrava potesse essere delle più terribili. Intanto era trascorsa oltre mezz’ora e tutto, ora si che, pareva volgere al peggio.Quella donna inginocchiata era una mamma che teneva in braccio il suo bambino ferito e lo rassicurava, gli infondeva coraggio leniva il suo dolore, parlandogli all’orecchio piano, attenta premurosa, con le lacrime agli occhi, diceva: ora ti passa, non preoccuparti, non preoccuparti! E per un attimo, un lungo attimo tutti ci hanno creduto, quella era una mamma e quello era il suo bambino. Nulla di brutto poteva accadere, è stato solo un piccolo colpo, forse lo specchietto della moto, eppure l’area era cupa e greve, le parole non bastavano più ed il respiro di quel piccolo ferito tra le braccia della sua mamma si facevano sempre più flebili, il coraggio di quella mamma sempre più disperazione, la riproposizione esatta della Pietà. In tanti, però, hanno continuato ha fuggire la realtà, ha credere che il peggio era già avvenuto e nulla di più poteva essere. Le auto continuavano a passare, qualcuna si fermava, la gente restava intorno, uno sguardo, la curiosità e poi la convinzione che tutto si sarebbe aggiustato, non era nulla di grave, la mamma stringeva tra le braccia il suo bambino e nulla poteva accadergli. Erano arrivati i carabinieri, dall’ospedale un ambulanza sarebbe giunta da un momento all’altro. Nessuno per tanto troppo tempo ha voluto arrendersi alla triste verità e forse la paura ci ha portato ha voler credere nel lieto fine. Si è atteso aspettato, confidato in qualche cosa che alla fine non è stato e l’odore acre che lo stridore iniziale aveva diffuso in pochi attimi ha avuto l’odore della morte. Quel piccolo in braccio a quella madre, era Emanuele, ed il suo volto, stava cambiando colore, era sempre più pallido, qualcuno diceva alzategli le gambe eppure nessuno sembrava avere la forza di prendere l’iniziativa, fare qualcosa, , portarlo in ospedale magari caricandolo in auto, rassegnati, senza linfa e coraggio per reagire e davvero quando è giunto papà Franco forse era troppo tardi, e su quella strada dove tutto era apparso impossibile si era realizzato l’assurdo, un bambino era morto, dopo esser caduto colpito dal passaggio di una moto in corsa e quel tonfo che all’inizio era quasi passato inosservato ora resta agghiacciante nella mente di quanti hanno assisti impotenti a questa triste pagina di storia .
Quella madre che fino all’ultimo gli era stata accanto dandogli amore, coraggio e forza, non ha resistito al distacco e per giorni è rimasta in ospedale in stato di shock .
E come al solito, ora, ciò che viene in mente è il dolore di una madre. Una madre non sopravvive alla morte di un figlio. Respira, cammina e parla, sorride persino, ma non vive. Le più “fortunate” sono quelle che riescono ad unire la rabbia allo sgomento dello strappo. Una rabbia cieca e totale. Un irrefrenabile desiderio di vendetta che le trattiene ancora sull’orlo del baratro nel quale vorrebbero buttarsi. Morire sì. Ogni mamma sa che il figlio è mortale. Ma per una opportuna leale causa biologica. Eppure ancora qualcosa vuole spingerci a sperare ancora.
LA VITA OLTRE LA MORTE
All’alba di questa esistenza chiamata vita, tutto appariva, nei riflessi d’un sole nascente, vuoto e decadente, ma i sogni confidati alla luna, hanno trovato concretezza nel tramonto, il cui timido arrossire ha acceso una nuova realtà, l’unica possibile ed accettabile, in cui brillano le percezioni, dominano le emozioni.
La vita è un’effimera parentesi che s’apre su un’esistenza ricca di contenuti in cui uno solo traspare e sugli altri pone il dominio.
È il senso in cui si placa ogni nostro dissenso, come il mare in tempesta le cui onde s’infrangono contro irti ostacoli, ma sfumano nel tenero bacio costiero. Una brezza d’ora in poi soffierà leggera, ci lambirà il viso e penetrerà il cuore come una lancia fitta a scolpire quel sorriso eterno e senza effimere sfumature.
E allora sarà solo il ricordo, la purezza dei gesti costruiti insieme, del cammino che si era cominciati a percorrere e pur con altri mezzi, per altre vie si continuerà all’unisono , uniti in quell’unico intento. E Tu, che apparivi tanto piccolo ed indifeso ora Sarai come la luna, alta e pallida che illumina ed oscura, rivela e nasconde.
In questo giorno d’immenso sconforto nulla sembra aver più senso, tutto appare perso ed anche il vento sussurra al mare, la luna al sole e alle stelle quanto è grande il suo dolore. Rispetto per la morte agghiacciante, inaccettabile di un piccolo, un cucciolo che davvero appena ora si affacciava sull’orizzonte del mondo. Una vita giovane, troppo, per esser stroncata senza neppur essere vissuta, una stella che ha avuto appena il tempo di brillare e rendere struggente, incolmabile la sua assenza, assordante il silenzio delle parole non dette, delle promesse che non si è avuto il tempo di mantenere. Così invece è stato nell’imponderabile svolgersi degli eventi che quel maledetto Venerdì hanno colpito a morte Emanuele Pisani, 6anni, e chi dal suo sorriso dal suo fiato dall’alito del suo essere traeva tutta la sua forza. Eventi che hanno ferito nel profondo l’intera comunità, atterrita da ciò a cui davvero non si può dare un senso.
Da quella maledetta sera, da nord a sud da est ad ovest, in ogni angolo della nostra isola, domande, interrogativi, indagini e ricostruzioni si accavallano stanche, ripetitive a voler trovare un senso a ciò che non ha senso a confluire così in un'unica certezza: martedì 13 settembre nella chiesa di S. Maria Maddalena a Casamicciola saranno celebrati i funerali del bambino rimasto vittima di un tragico incidente stradale. Quesiti e dubbi che non avranno mai una risposta. Come possono accadere queste cose? Perché? Tutto dietro una sola ed unica agghiacciante realtà, triste ed immutabile. È accaduto, e il tormento del suo ricordo, il sibilo assordante della sua presenza, come se su quella strada gli attimi, le sequenze istantanee dell’impatto fatale, la lunga attesa, lo sgomento, tutto, fosse divenuto eterno, in continua proiezione, l’orribile remake di un dramma. L’eco invalidante di quelle voci che ne hanno diffuso il compiersi resterà in noi, indelebile, pronto a riemergere inclemente.
Non è la morte che mi atterrisce è quella orribile parola FINE che si pone volendo narrare dell’epilogo, perché voglio fortemente voglio credere che ci sia un senso a certi fatti eppure devo arrendermi a ciò che non ha rimedio, a quanto ne scaturisce. Nulla sarà più com’era quando eravamo insieme, quando c’eri tu, piccolo. Quando le giornate si allietavano al tuo sorriso, all’infinità tenerezza del tuo amore, quell’amore che donavi senza voler nulla in cambio, incondizionatamente. Quando con la tua mano, sereno, ti affidavi e nel tepore di quella stretta ti sentivi grande ed invincibile.
Fermare il tempo! Tornare indietro per un attimo, un secondo, pochi centimetri, e così dalla morte ci si spinge al suo evolversi. La morte che lascia dietro di se dolore e laceranti ferite e che ci spinge a desiderare quel che non potrai mai essere.

 
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